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La diplomazia attraverso i secoli

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«La diplomazia è sfaccettata, non ha luogo solo sul tappeto rosso, durante le conferenze o i ricevimenti. La diplomazia si svolge prima, durante e dopo i negoziati. La diplomazia costruisce relazioni e unisce, può impedire i conflitti e mediare dove non c’è più dialogo. La diplomazia non è mai statica.»


Messaggio del Presidente della Confederazione Ignazio Cassis
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Gli inizi della diplomazia

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Le rappresentanze

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Eventi e cerimonie

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Multilateralismo

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Buoni uffici

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Aiuto umanitario

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Gli inizi della diplomazia

Numa Droz (1844-1899) viene eletto consigliere federale a soli 31 anni nel dicembre del 1875 e assume la direzione del Dipartimento dell’interno. Ricopre la carica di presidente della Confederazione e, come era usanza all’epoca, anche quella di direttore del Dipartimento politico nel 1881 e nel 1887. Alla fine del 1887, invece di riprendere il proprio dipartimento originario, rompe con la tradizione e rimane alla guida del Dipartimento politico fino al suo ritiro nel 1892.
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Il consigliere nazionale Johann Konrad Kern (1808-1888) compie i primi passi in ambito internazionale in qualità di inviato straordinario della Svizzera a Vienna nel 1848. In occasione dell’affare di Neuchâtel (1856-1857), all’epoca era Consigliere agli Stati, mostra grande abilità come rappresentante diplomatico speciale della Svizzera nelle trattative a Parigi. Nominato ambasciatore straordinario e ministro plenipotenziario della Svizzera a Parigi dal Consiglio federale nel 1857, ricopre questa importante carica diplomatica della Svizzera fino al 1883. È considerato il fondatore della diplomazia professionale svizzera.

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Alfred de Claparède (1842-1922) è stato un diplomatico e giurista svizzero, a Berlino dal 1869 al 1888 e poi incaricato d’affari a Vienna nel 1883. In seguito è stato ministro svizzero a Washington (1888-1893), a Vienna (1893) e a Berlino (1904-1917). Può essere considerato uno dei primi diplomatici professionisti perché a differenza di altri non ha svolto l’attività parlamentare oltre a quella di diplomatico.
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Il consigliere federale Giuseppe Motta (1871-1940) insieme al maresciallo francese Philippe Pétain (1856-1951), vincitore della Battaglia di Verdun (21 febbraio-19 dicembre 1916), durante una sfilata dell'esercito svizzero, il 9 settembre 1937 a Le Mont-sur-Lausanne.
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7.1. Aiuti di emergenza

Alcuni soldati feriti attraversano la Svizzera a bordo di un treno durante la Seconda guerra mondiale e vengono accolti e accuditi da infermiere.

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Un treno svizzero della Croce Rossa con a bordo alcuni soldati feriti attraversa la Svizzera durante la seconda guerra mondiale.
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Nel 1940 la Germania ha occupato la Norvegia ed è stato istituito il Reichskommissariat Norwegen (Commissariato del Reich per i territori occupati della Norvegia). Con la liberazione del Paese nel 1945 è iniziato un periodo di aiuto umanitario a livello globale, a cui ha partecipato anche la Svizzera.

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Persone bisognose davanti alla baraccopoli del «Dono svizzero» a Colonia dopo la Seconda guerra mondiale. Secondo il messaggio del Consiglio federale del 1° dicembre 1944 il «Dono svizzero» doveva offrire l’opportunità alla popolazione svizzera di esprimere la sua solidarietà a tutte le vittime della Seconda guerra mondiale. La raccolta fondi si è svolta tra il 1944 e il 1948.

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Assistenza medica del CICR nella regione di crisi del Bengala, India. Un medico svizzero visita un bambino su un semplice tavolo all’aperto, con i medicinali necessari a portata di mano.
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Hanoi, Vietnam del Nord, ex Indocina: il delegato del CICR André Durand (1912-2008) mentre visita i feriti in un ospedale militare. Durand ha lavorato per il CICR come delegato generale in Asia dal 1962 al 1970 ed è stato capo della missione speciale del CICR in Giappone. Dal 1970 al 1977 ha scritto il secondo volume della storia del CICR, «Da Sarajevo a Hiroshima», pubblicato dall’Istituto Henry Dunant nel 1978.
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Mostra dell’ACNUR sulle missioni di aiuto e sulla questione dei rifugiati a Ginevra; nell’immagine l’Alto Commissario dell’ACNUR Gerrit Jan van Heuven Goedhart (1901-1956) durante una visita. Diplomatico, giornalista e politico olandese, il 14 dicembre 1950 è stato nominato primo Alto Commissario per i rifugiati nella storia delle Nazioni Unite.

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Raccolta di vestiti e beni di prima necessità a Berna per le vittime della rivoluzione ungherese. L’insurrezione ungherese contro il dominio sovietico nel Paese è durata dal 23 ottobre all’11 novembre 1956. Centinaia di migliaia di Ungheresi hanno lasciato il loro Paese cercando rifugio nei Paesi dell’Europa occidentale.

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Nell’edificio della Croce Rossa a Ginevra: impiegate e impiegati durante la discussione della situazione sull’azione di aiuto a Banja Luka, nell’ex Jugoslavia. Anche i vestiti nell’immagine rimandano chiaramente agli anni Sessanta. All’epoca si fumava ancora negli uffici...

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Nigeria, Biafra: azione di soccorso per le vittime della regione afflitta dalla carestia e dalla guerra civile. Un medico con l’emblema della Croce Rossa disinfetta i bambini.

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N’Djamena, Ciad: discussione della situazione del Corpo svizzero di aiuto umanitario (CSA) al suo primo intervento nella regione del Sahel. L’aiuto in loco è stato costantemente ampliato dal 1962, dapprima grazie a organizzazioni private e missioni religiose, successivamente attraverso l’aiuto umanitario della Confederazione nei settori dello sviluppo rurale, dell’istruzione e della salute.

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Un cane membro del Corpo svizzero di aiuto umanitario è alla ricerca delle vittime del terremoto avvenuto in Turchia il 1° maggio 2003.
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Conferenza stampa in occasione del previsto invio di militari svizzeri non armati e non in uniforme per accompagnare un convoglio umanitario destinato all’URSS, da sinistra a destra: il consigliere federale René Felber (1933-2020), capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), il vicecancelliere della Confederazione Achille Casanova (1941-2016) e il consigliere federale Kaspar Villiger (1941), capo dell’allora Dipartimento militare federale (DMF).

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Circa 120 soccorritori si preparano, il 1° ottobre 2009, per la missione di soccorso in Indonesia colpita da un violento terremoto di magnitudo 7.6 seguito da un violento tsunami. Alla stazione Rega dell’aeroporto di Zurigo i membri del Corpo svizzero di aiuto umanitario (CSA) vengono equipaggiati con il materiale necessario per affrontare la missione.

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Le missioni richiedono molto alle squadre di soccorso svizzere dal punto di vista fisico e mentale. Una squadra di salvataggio svizzera si riposa, il 3 ottobre 2009, vicino all’hotel Ambacang a Padang, sull’isola di Sumatra, Indonesia, dopo che un potente terremoto ha distrutto la parte occidentale del Paese.

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I membri della Catena svizzera di salvataggio sono al lavoro con alcuni cani, il 3 ottobre del 2009, per cercare le vittime travolte dalle macerie del terremoto di Padang del 2009 nell’isola di Sumatra, Indonesia.

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Alcuni convogli umanitari svizzeri sono pronti per partire per Luhansk, Ucraina, dove trasporteranno il materiale per combattere la tubercolosi, il 3 settembre 2014.

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Il Corpo svizzero di aiuto umanitario si trova in Ecuador per aiutare le vittime del terremoto del 16 aprile 2016. La foto mostra i preparativi per la distribuzione delle taniche alle vittime della catastrofe.

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Il 18 luglio 2016 la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) del Dipartimento federale degli affari esteri consegna alla Mezzaluna Rossa Araba Siriana (SARC) in Siria 12 nuove ambulanze.

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Le forze di intervento del Corpo svizzero di aiuto umanitario (CSA) si preparano a partire per Sulawesi, Indonesia, dall’aeroporto di Berna-Belp, il 4 ottobre 2018. L’Aiuto umanitario della Confederazione invia una squadra con cinque esperti e 900 chili di materiale nella regione colpita dal terremoto e dallo tsunami.

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1.2. Affare di Neuchâtel

Mappa del castello di Neuchâtel che mostra la configurazione della città durante l’Affare di Neuchâtel del 1856-1857. Questo importante momento storico è caratterizzato dalla contrapposizione tra la Prussia e la Confederazione sulla questione dell’appartenenza del Cantone di Neuchâtel.
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Manifesto del 3 gennaio 1857 sul quale si legge la proclamazione dell’allora presidente della Confederazione Constant Fornerod (1819-1899) che, a nome del Consiglio federale, annuncia al Popolo svizzero la fine pacifica dell’Affare di Neuchâtel (1856-1857).
Grazie all’intervento di Napoleone III (1808-1873), la Prussia aveva infatti rinviato l’invasione, per poi rinunciarvi definitivamente. Alla vicenda fa seguito la conferenza di Parigi del marzo 1857, alla quale partecipa anche l’allora Consigliere agli Stati Johann Konrad Kern (1808-1888) come rappresentante del Consiglio federale. L’Affare si conclude con la rinuncia da parte del re di Prussia Federico Guglielmo IV (1795-1861) ai possedimenti di Neuchâtel. La vicenda desta l’attenzione dell’opinione pubblica, che critica la scelta di affidare la difesa dei diritti svizzeri alla diplomazia internazionale anziché all’esercito.

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Il presidente della Confederazione Giuseppe Motta (1871-1940), durante un viaggio privato attraverso l’Italia, la Grecia, la Palestina (all’epoca sotto mandato britannico fino al 1948) e l’Egitto, si reca a Nazareth, Israele, verso la fine di marzo del 1937 e partecipa a una serata privata con musica palestinese.

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4.1. Il Corpo diplomatico straniero in Svizzera

Il presidente della Confederazione Max Petitpierre (1899-1994) riceve il primo ambasciatore indiano in Svizzera Dhirajlal Bhulabhai Desai (1908-1951) durante la tradizionale cerimonia di presentazione degli auguri di buon anno nel gennaio del 1950.

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Il presidente della Confederazione Max Petitpierre (1899-1994) riceve l’ambasciatore cinese Wu Nan-Ju durante la tradizionale cerimonia di presentazione degli auguri di buon anno nel gennaio del 1950.

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La signora Lou Kaddar, consigliera dell’ambasciatore israeliano Eliahu Sasson (1902-1978), presenta i suoi auguri e quelli del suo Paese al presidente della Confederazione Friedrich Traugott Wahlen (1899-1985).

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Il Consiglio federale offre ogni anno ai capimissione accreditati a Berna una cena che può avere anche 200 coperti. L’ambasciatore thailandese, Chitti Sucharitakul e la moglie vengono accolti dal presidente della Confederazione Friedrich Traugott Wahlen (1899-1985) nel 1961.

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Il Corpo diplomatico, in piedi in tenuta ufficiale nella Sala dei passi perduti di Palazzo federale, viene accolto dal presidente della Confederazione Ludwig von Moos (1910-1990) e dall’ambasciatore Charles-Albert Wetterwald (1916-1999), capo del Protocollo, durante la cerimonia di presentazione degli auguri di buon anno del 1° gennaio 1969.

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Alla cerimonia di presentazione degli auguri di buon anno in onore del Corpo diplomatico partecipa sempre anche il decano del Corpo diplomatico. Nella foto, il Nunzio apostolico Edoardo Rovida (1927) si trova alla cerimonia a Palazzo federale in compagnia del presidente della Confederazione Alphons Egli (1924-2016) e dell’ambasciatore Johannes Jakob Manz (1938), capo del Protocollo, nel gennaio del 1986.

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Lo staff di Palazzo federale stende il tappetto rosso in occasione della cerimonia di presentazione degli auguri di buon anno in onore del Corpo diplomatico il 9 gennaio 1986.

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Il presidente della Confederazione Flavio Cotti (1939-2020) si rivolge al Corpo diplomatico invitato alla cerimonia di presentazione degli auguri di buon anno che si svolge all’interno di Palazzo federale nel gennaio del 1991.

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Prima donna a essere eletta alla presidenza della Confederazione, Ruth Dreifuss (1940) accoglie i rappresentanti del Corpo diplomatico giapponese durante la tradizionale cerimonia di presentazione degli auguri di buon anno a Palazzo federale l’11 gennaio 1999.

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Il 25 aprile 2008 l’ambasciatore cinese in Svizzera Jinyi Dong, insieme all’allora presidente della Confederazione Svizzera Pascal Couchepin (1942), osserva un’operaia della società Maxon Motor. Circa 200 ambasciatrici e ambasciatori accreditati a Berna visitano l’azienda high-tech di Sachseln su invito del presidente della Confederazione e della consigliera federale Micheline Calmy-Rey (1945).

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L’ambasciatrice Nathalie Marti, capo del Protocollo dal 2012 al 2016, riceve i rappresentanti del Corpo diplomatico dell’Eswatini.

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1.3. I primi scatti fotografici della diplomazia

Guglielmo II (1859-1941), imperatore di Germania e re di Prussia, in visita di Stato in Svizzera. Dopo aver assistito, accompagnato dai suoi collaboratori, alla sfilata della compagnia onoraria del 6. battaglione dei carabinieri presso la Bahnhofplatz di Zurigo, si fa fotografare insieme al presidente della Confederazione Ludwig Forrer (1845-1921), al consigliere federale Giuseppe Motta (1871-1940) e al consigliere federale Arthur Hoffmann (1857-1927).

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Guglielmo II (1859-1941), imperatore di Germania e re di Prussia, in visita di stato in Svizzera davanti alla Cattedrale di Berna insieme al presidente della Confederazione Ludwig Forrer (1845-1921) nel settembre del 1912.
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Foto di gruppo del personale dell’Ambasciata di Svizzera a Washington davanti all’entrata dell’edificio nel 1918.

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Accra

Ufficio del Consolato di Svizzera ad Accra, Ghana, foto del 15 novembre 1949.

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1963 Kennedy Februar

Lettera con l’invito alla Casa Bianca per l’ambasciatore Alfred Zehnder (1900-1983) da parte del 35° presidente americano John F. Kennedy (1917-1963) per il 21 febbraio 1963.

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L’ambasciatore Alfred Zehnder (1900-1983) e il 35° presidente americano J.F. Kennedy (1917-1963) passeggiano insieme sotto i portici della Casa Bianca durante la visita inaugurale del 5 aprile 1963.
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1961

Il presidente della Repubblica federale di Germania Heinrich Lübke (1894-1972) durante la sua visita di Stato in Svizzera si trova in tenuta da cerimonia sulla scalinata di Palazzo federale insieme al presidente della Confederazione Friedrich Traugott Wahlen (1899-1985) nel luglio del 1961.

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Il presidente della Repubblica federale di Germania Heinrich Lübke (1894-1972), durante la sua visita di Stato in Svizzera, si trova il 6 luglio del 1961 nel villaggio bernese di Etzelkofen, dove saluta un gruppo di bambini.

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4.2. Conferenze dei ministri, degli ambasciatori e delle ambasciatrici

Disposizione dei partecipanti, come da protocollo, in occasione della cena diplomatica tenutasi il 9 maggio 1950.

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Il consigliere federale Max Petitpierre (1899-1994) tiene l’annuale conferenza dei ministri nella sala di Palazzo federale nel 1949.

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Il presidente della Confederazione Friedrich Traugott Wahlen (1899-1985) insieme agli ambasciatori durante l’annuale escursione. Nella foto, scattata nel 1961, si trova a Langnau insieme alla tradizionale forma di formaggio con i buchi.

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Nel 1956 l'EPD - ora DFAE - introdusse un esame di ammissione per i potenziali diplomatici aperto anche alle donne. Nel 2019, 30 dei 155 ambasciatori totali erano donne.

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6.2. Missione in Corea

Una delegazione del CICR, guidata dal dottor Otto Lehner (1898-1977), è stata chiamata come osservatore neutrale dei preparativi in vista di uno scambio di prigionieri tra l’ONU e la Corea del Nord. Il dottor Otto Lehner discute con il generale maggiore Lee Sang-Jo (1915-1996), colui che ha firmato per lo scambio dei prigionieri.

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La Svizzera aveva deciso di inviare dei soldati in veste pacifica, non armati, incaricati di vigilare sul rispetto dell’armistizio tra le due Coree, in collaborazione con la Svezia. Un contingente formato da cinque ufficiali è ancora oggi presente nella zona smilitarizzata (DMZ) tra le due Coree.

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Il tenente René Häusler e il tenente Daniel Furrer posano davanti all’entrata del campo della delegazione svizzero-svedese nel villaggio di Panmunjon, il 19 luglio 1983. Il villaggio si trova sul confine tra la Corea del Sud e la Corea del Nord, dove nel 1953 viene firmato l’armistizio per la fine della guerra di Corea (1950-1953). La Svizzera fa parte insieme alla Svezia della Commissione Neutrale per la Sorveglianza dell’Armistizio in Corea (NNSC) e ha il compito di controllare che l’accordo di cessate il fuoco tra le due Coree venga rispettato.

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La consigliera federale Micheline Calmy-Rey (1945) è stata il primo membro di un Governo straniero ad attraversare la linea di demarcazione tra la Corea del Nord e la Corea del Sud a Panmunjon, il 20 maggio 2003.

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1.5. Le prime donne nella diplomazia

L’ambasciatrice Francesca Pometta (1926-2016) è stata la prima donna in Svizzera a seguire la carriera diplomatica. È stata direttrice della missione di osservazione dell’ONU a New York dal 1982 al 1987. Dal 1987 al 1991 è stata ambasciatrice svizzera in Italia, a Malta, a San Marino e presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO).

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Marianne von Grünigen (1936) è stata ambasciatrice svizzera dal 1987 al 1997 in Finlandia, Egitto ed è stata accreditata anche per il Sudan tra il 1993 e il 1997. A partire dal 1997 fino al suo pensionamento è stata a capo della delegazione svizzera presso l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) oltre che capo della Missione permanente della Svizzera presso l’ONU e le organizzazioni internazionali a Vienna. Dopo Francesca Pometta (1926-2016) è stata la seconda donna a seguire la carriera diplomatica in Svizzera.

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La consigliera federale Elisabeth Kopp (1936-2023), in visita a Washington, incontra il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan (1911-2004) il 9 novembre 1987.

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La consigliera federale Micheline Calmy-Rey (1945) accoglie le cittadine e i cittadini svizzeri che, insieme a persone di nazionalità tedesca e olandese, erano stati tenuti in ostaggio per quasi sei mesi da fondamentalisti islamici algerini nel Sahara. Un grande sforzo comunitario e diplomatico ne ha permesso la liberazione.

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L’ex segretario generale dell’ONU Kofi Annan (1938-2018) e l’ex consigliera federale Ruth Dreifuss (1940) discutono prima di ricevere la medaglia «Genève reconnaissante» il 28 maggio 2009 a Ginevra. Le due personalità sono state scelte dal Consiglio d’amministrazione per l’impegno e la solidarietà dimostrati verso le persone più deboli e bisognose, oltre che per aver contribuito al prestigio della Città di Ginevra.

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Pascale Baeriswyl è stata nominata ambasciatrice dal Consiglio federale nel 2014 e tra il 2016 e il 2019 è stata la prima segretaria di Stato del DFAE. Dal giugno 2020 è capo della Missione permanente della Svizzera presso le Nazioni Unite a new York.
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La segretaria di Stato Livia Leu (1961) è stata la prima donna a occupare la carica di ambasciatrice svizzera in Iran (2009-2013). Dal 2013 al 2018 viene nominata delegata del Consiglio federale per gli accordi commerciali presso la Segreteria di Stato dell’economia (SECO). Nel 2018 è la prima donna a essere nominata ambasciatrice svizzera in Francia, funzione che occupa fino al 2020. Oggi è segretaria di Stato presso il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).
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1965

Il re di Danimarca Federico IX (1899-1972) insieme alla moglie, la principessa Ingrid di Svezia (1910-2000), durante la loro visita di Stato in Svizzera incontrano il consigliere federale Friedrich Traugott Wahlen (1899-1985) a Palazzo federale nel settembre del 1965.

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Chi siede accanto a chi? Qual è la disposizione dei tavoli? Quali fiori sono adatti? Quando devono essere accese le candele? Ogni dettaglio conta quando si prepara un banchetto! Il protocollo si occupa di tutto questo.

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4.3. Consegna delle lettere credenziali

L’ambasciatore Alfred Zehnder (1900-1983) si trova alla Casa Bianca per la consegna della lettera credenziale il 21 febbraio 1963.

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L’ambasciatore Pascal Frochaux (1912-2010) insieme al presidente del Senegal Léopold Sédar Senghor (1906-2001) e ai suoi collaboratori – il ministro degli affari esteri, il capo del protocollo presidenziale e il capo del protocollo degli affari esteri – al momento della consegna della lettera credenziale nel 1966.

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Il 13 gennaio 1999 il consigliere federale Flavio Cotti (1939-2020), con l’ambasciatore Daniel von Muralt, capo del Protocollo, ammira nel salone presidenziale l’arazzo che lo rappresenta. Darà le dimissioni lo stesso giorno.

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L’ambasciatore svizzero in Gran Bretagna e Irlanda del Nord Alexis Lautenberg (1945) presenta a Sua Maestà la regina Elisabetta II (1926-2022) la sua lettera credenziale a Buckingham Palace a Londra il 2 dicembre 2004.

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Lettera credenziale redatta da Papa Benedetto XVI in latino. Il Pontefice ha nominato Sua Eccellenza Diego Causero (1940) come Nunzio apostolico il 18 giugno 2011.

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La presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga (1960) riceve il Nunzio apostolico Thomas Edward Gullickson (1950) durante la cerimonia per la consegna delle lettere credenziali il 13 ottobre 2015.

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Due uscieri con il loro caratteristico costume, si riposano in un momento di calma durante la cerimonia per la consegna delle lettere credenziali.
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Barcelona

Nel 1847, il Consiglio federale nomina nella persona di Henri Grellet il suo primo console in Spagna, a Barcellona. Nel 2022, la Svizzera festeggia dunque i suoi 175 anni di presenza ininterrotta nella capitale catalana. Numerosi Svizzeri e Svizzere hanno partecipato alla vita della città e alcuni vi hanno lasciato un segno indelebile. Tra loro, Hans-Max Gamper Haessig, noto anche come Joan Gamper o Kans Kamper, che il 29 novembre 1899 fonda una delle società calcistiche più longeve e vittoriose della storia: l’FC Barcellona.

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Baghdad

Esterni della cancelleria della legazione di Baghdad, Iraq, 15 giugno 1950

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1980

Il presidente della Confederazione Svizzera Georges-André Chevallaz (1915-2002) accompagna la regina Elisabetta II (1926-2022) e il principe Filippo (1921-2021) al primo piano di Palazzo federale durante la loro visita di Stato in Svizzera il 29 aprile 1980.

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Mandati in qualità di potenza protettrice durante la Prima e la Seconda guerra mondiale

Soldati francesi feriti in guerra attraversano la stazione ferroviaria di Ginevra in una carrozza non fumatori di terza classe delle Ferrovie Federali Svizzere (FFS) accompagnati da un membro del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) e da un soldato dell’Esercito svizzero durante la Prima guerra mondiale.

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I corpi dei militari americani vengono accolti dall’arcivescovo Hilarion Capucci (1922-2017) che ne benedice le bare. Al suo fianco si trova l’ambasciatore Edouard Brunner (1932-2007). La foto è stata scattata all’aeroporto di Zurigo-Kloten il 6 maggio 1980 dopo il fallimento dell’azione militare americana Eagle Claw: progettata per liberare 52 ostaggi tenuti prigionieri all’ambasciata americana a Teheran, Iran, costò tuttavia la vita a otto militari americani.

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Il 17 gennaio 2016, all’aeroporto di Ginevra un uomo non identificato scende da un jet Dassault Falcon dell’Esercito svizzero. Un aereo del Governo statunitense attende nelle vicinanze per riportare negli Stati Uniti due uomini che erano stati liberati in Iran il giorno prima.

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La Svizzera come mediatrice

Carl Lutz (1895-1975) è stato viceconsole e capo della legazione svizzera degli interessi stranieri a Budapest, con l’incarico di tutelare gli interessi di 14 Paesi durante la Seconda guerra mondiale dal 1942 al 1945.
Ha emesso migliaia di lettere di protezione e ottenuto più di 70 case sicure per gli ebrei perseguitati. Carl Lutz ha lavorato a stretto contatto con i diplomatici di altri Paesi neutrali, l’Agenzia ebraica e il delegato del CICR, lo svizzero Friedrich Born (1903-1963). Si contano complessivamente circa 120’000 ebrei di Budapest sopravvissuti alla guerra. Un numero considerevole di loro deve la vita a Carl Lutz, che ha contribuito a nascondere, proteggere e liberare persone ebree anche grazie all’aiuto di sua moglie, Gertrud Lutz (1910-1995).

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L’ambasciatore svizzero Emil Stadelhofer (1915-1977), a sinistra, negozia con il ministro degli esteri cubano Raul Roa (1907-1982), al centro, in presenza di un consigliere militare dell’ONU, un accordo sui rifugiati tra Cuba e gli USA all’Avana nel 1965. L’ambasciatore svizzero è stato determinante per la riuscita dell’accordo tra i due Paesi, che non intrattenevano relazioni diplomatiche fino al 2015.

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Heidi Tagliavini (1950) è stata nominata nel giugno 2014 inviata speciale per l’Ucraina della presidenza svizzera dell’OSCE dal capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Nella foto, si trova insieme all’ex presidente ucraino Leonid Kuchma (1938), all’ex leader dell'autoproclamata «Repubblica Popolare di Donec’k» Alexander Zakharchenko (1976-2018), all'ambasciatore russo in Ucraina Mikhail Zurabov (1953) e al leader dell'autoproclamata «Repubblica Popolare di Luhans’k» Igor Plotnitsky (1964). Heidi Tagliavini si trova in Bielorussia il 5 settembre 2014 in occasione della firma del Protocollo di Minsk per l’OSCE (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa).

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Parigi

La costruzione risale al 1705 ed è stata ideata da Pierre-Alexis Delamair (1676-1745). Nel 1938 il prestigioso edificio Hôtel Chanac de Pompadour, detto anche Hôtel de Besenval, è stato acquisito dalla Confederazione, che lo ha convertito in ambasciata e residenza. Le prime rappresentanze svizzere all’estero vennero aperte nel 1798 a Parigi, dove venne istituita la prima legazione, divenuta poi ambasciata, e Bordeaux dove venne aperto il primo consolato.

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La Paz

Foto dell'interno del consolato di La Paz, con le immancabili immagini delle Alpi svizzere, fine anni '40...

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... e una vista esterna dell'attuale ambasciata di Svizzera a La Paz.
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1963 L. B. Johnson

Il capo dell’allora Dipartimento politico Friedrich Traugott Wahlen (1899-1985) incontra il presidente americano Lyndon B. Johnson (1908-1973) nel novembre del 1963 in occasione del funerale del presidente americano J.F. Kennedy (1917-1963).
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1997

Il consigliere federale Flavio Cotti (1939-2020) insieme al presidente dell'Autorità palestinese Yasser Arafat (1929-2004) durante un incontro a Berna il 15 novembre 1997. Yasser Arafat si trova in Svizzera per un incontro di mediazione con gli Stati Uniti.

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5.1. Movimento internazionale della Croce Rossa e Convenzioni di Ginevra

Dopo aver assistito alle devastazioni della battaglia di Solferino (1859), Henry Dunant (1828-1910) decise di dedicarsi alla fondazione di una società per aiutare i soldati feriti. Fondò così il Comitato internazionale di soccorso ai militi feriti nel 1863, chiamato poi Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) dal 1876. Henry Dunant ha ricevuto il Premio Nobel per la pace nel 1901.
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La Lega delle Società della Croce Rossa viene fondata a Parigi nel 1919 (l’attuale denominazione «Federazione Internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa» risale al 1991). La Federazione, che ha sede a Ginevra, viene costituita su iniziativa di Henry P. Davison (1867-1922), presidente del comitato di guerra della Croce Rossa americana. Nella foto si vede la conferenza della Lega delle Società della Croce Rossa che si tenne presso l’Hôtel de Ville di Ginevra tra il 2 e il 9 marzo del 1920. Lo scopo della conferenza era discutere delle catastrofi che avevano colpito l’Europa dopo la Prima guerra mondiale.

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Apertura della Conferenza sulla protezione delle vittime di guerra tenutasi nell’agosto del 1949 a Ginevra. L’obiettivo della conferenza era estendere le misure di protezione ai civili e alle vittime dei conflitti interni nei Paesi colpiti da guerre.

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Il popolo svizzero, tramite la Croce Rossa, ha donato ai terremotati di Skopje nuovi alloggi per far fronte all’emergenza. Nella foto si vedono i rappresentati della Croce Rossa svizzera e della Croce Rossa macedone in piedi davanti al pubblico per la cerimonia di consegna delle abitazioni nel 1964.

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6.4 Vertici Diplomatici

Il presidente Dwight David “Ike” Eisenhower (1890-1969) e la First Lady Mamie Geneva Eisenhower (1896-1979) sono appena arrivati in Svizzera per il Vertice di Ginevra del 18-23 luglio 1955. Sono ricevuti dal presidente della Confederazione Max Petitpierre (1899-1994) accompagnato dalla moglie Antoinette Petitpierre (1903-2002) il 17 luglio 1955. Si tratta della prima missione ufficiale di un presidente statunitense in Svizzera.

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La delegazione sovietica si trova in Svizzera per il Vertice di Ginevra del 18-23 luglio 1955 che ha visto l’incontro delle quattro potenze vincitrici della Seconda guerra mondiale: USA, Regno Unito, URSS e Francia.

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Da destra a sinistra: l’ambasciatrice americana in Svizzera Frances Elizabeth Willis (1899-1983), il presidente degli Stati Uniti Dwight David Eisenhower (1890-1969), il presidente della Confederazione Max Petitpierre (1899-1994), il premier dell’Unione Sovietica Nikolai Alexandrowitsch Bulganin (1895-1975), il ministro degli affari esteri francese Antoine Pinay (1891-1994) e il primo ministro del Regno Unito Anthony Eden (1897-1977), tutti riuniti in occasione del Vertice di Ginevra del 18-23 luglio 1955.

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Si trovano in Svizzera per la Conferenza di Ginevra del 19-20 novembre 1985 tra il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan e il leader dell’Unione Sovietica Mikhail Gorbaciov (1931-2022).

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Il presidente della Confederazione Guy Parmelin (1959) con il presidente americano Joe Biden (1942) e il presidente russo Vladimir Putin (1952) nella Villa La Grange a Ginevra in occasione del Summit USA-Russia del 16 giugno 2021.

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Lo staff di Villa La Grange prepara il tappetto rosso prima dell’incontro bilaterale USA-Russia del 16 giugno 2021.

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Le rappresentanze svizzere

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San Francisco

Interni della cancelleria di San Francisco, USA, con il personale, 1946-1948.

La Svizzera vanta una lunga relazione diplomatica con gli USA. Era infatti già presente in Nord America dal 1822 con consolati a Washington e New York. La prima ambasciata svizzera al di fuori dell’Europa venne aperta nel 1882 a Washinton.

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Il progetto del Consolato generale e della cancelleria di San Francisco, realizzato nel 2016 e pensato per promuovere le sinergie tra i singoli utenti, permette di disporre liberamente gli uffici e le postazioni di lavoro nello spazio. La struttura si trova al Pier 17, nel porto di San Francisco.

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1998 Castro

Il presidente della Confederazione Flavio Cotti (1939-2020) insieme all’ex presidente della Repubblica di Cuba, il «Lider Maximo» Fidel Castro (1927-2016), a Berna il 13 maggio 1998. Fidel Castro si trova in Svizzera in occasione del 50° anniversario dell’OMS e dell’OMC.

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5.2. Società delle Nazioni

Sala della Società delle Nazioni a Ginevra, con i suoi rappresentanti, durante la prima assemblea nel novembre del 1920.

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Il consigliere federale Giuseppe Motta (1871-1940) parla dinanzi all’Assemblea della Società delle Nazioni a Ginevra nel 1935. Consigliere federale dal 1912 al 1940, Giuseppe Motta è stato presidente dell’Assemblea della Società delle Nazioni nel 1924.

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Le porte della sala delle assemblee nel Palazzo delle Nazioni a Ginevra si chiudono per l’ultima volta il 18 aprile 1946. Questa data segna la dissoluzione della Società delle Nazioni dopo 26 anni di esistenza, al termine del discorso finale tenuto dal consigliere federale Max Petitpierre (1899-1994).

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Brasilia

Nel 1907 la Svizzera inaugura a Rio de Janeiro una rappresentanza diplomatica che nel 1972 viene trasferita a Brasilia, la nuova capitale del Paese. L’Ambasciata di Svizzera a Brasilia viene costruita tra il 1977 e il 1984. Il Brasile è uno dei partner più influenti della Svizzera in Sud America e nel XIX secolo diventa una delle destinazioni principali dell’emigrazione svizzera. La colonia svizzera in Brasile è la seconda più grande dell’America latina, con 13 678 cittadine e cittadini svizzeri registrati alla fine del 2020.

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Nairobi

Interni ed esterni dell’Ambasciata di Svizzera a Nairobi, Kenya, costruita tra il 2015 e il 2016.

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Interni ed esterni dell’Ambasciata di Svizzera a Nairobi, Kenya, costruita tra il 2015 e il 2016.
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1998 Chirac

Il presidente della Confederazione Flavio Cotti (1939-2020) e il presidente francese Jacques Chirac (1932-2019) a Bellinzona il 29 ottobre 1998 in occasione della visita di Stato del presidente francese.
Sono circondati da un usciere della Confederazione e uno del Canton Ticino, riconoscibili dai colori corrispondenti delle loro uniformi.

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Adesione della Svizzera all’ONU

Il 9 settembre 2002, sul volo da Zurigo a Newark, l’allora presidente della Confederazione Kaspar Villiger (1941) rilegge il discorso che pronuncerà all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. L’ONU ammetterà ufficialmente la Svizzera come suo 190° membro il 10 settembre 2002.

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Venerdì 13 settembre 2002 il consigliere federale Joseph Deiss (1946) si rivolge all’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York in seguito all’adesione della Svizzera all’ONU.

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Marianne Schnarwiler, project manager della Missione svizzera presso l’ONU a New York, presenta la nuova insegna all’ingresso della missione mercoledì 11 settembre 2002. Il 10 settembre la Svizzera è stata ammessa come membro a pieno titolo dell’ONU. La «Missione permanente di osservazione della Svizzera presso l’ONU» è stata ribattezzata «Missione permanente della Svizzera presso l’ONU».

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Il presidente della Confederazione Svizzera Kaspar Villiger (1941) e il consigliere federale Joseph Deiss (1946) parlano con i media alla Missione della Svizzera presso l’ONU, mercoledì 11 settembre 2002. La parete è decorata con una stampa del francobollo speciale emesso dalla Posta Svizzera per l’occasione.

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Un giorno dopo l’ammissione della Svizzera come membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, il posto è stato contrassegnato da un apposito cartello nella sala dell’Assemblea generale presso la sede dell’ONU a New York, mercoledì 11 settembre 2002.
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Il 9 giugno 2022, il presidente della Confederazione Ignazio Cassis (1961), ha votato per l'elezione della Svizzera ad uno dei cinque seggi destinati ai membri non permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'ONU per gli anni 2023 e 2024. La rappresentante permanente della Svizzera presso le Nazioni Unite, l'ambasciatrice Pascale Baeriswyl (1968), siede alla sua sinistra.

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Berlin

L'Ambasciata svizzera è presente sul territorio tedesco dal 1867, quando le autorità decisero di istituire una rappresentanza diplomatica svizzera provvisoria a Berlino. Dopo varie interruzioni, durante le quali l'Ambasciata è stata trasferita a Bonn, Colonia e di nuovo a Bonn, ora è tornata a Berlino. La foto mostra l'Ambasciata nel 1946 con i danni causati dalla Seconda Guerra Mondiale.

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Seoul

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L’Ambasciata di Svizzera a Seoul, Corea del Sud, è stata costruita nel 2019 seguendo innovativi standard ecologici, nel rispetto dell’ambiente.

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1985

Cornelio Sommaruga (1932), nominato nel 1984 segretario di Stato per l’economia estera, durante un viaggio ufficiale in Giappone, a Kuala Lumpur, a Bangkok e in Malaysia nel febbraio del 1985, si trova in una tradizionale casa del tè di Kyoto insieme ad alti funzionari del Governo giapponese responsabili degli affari economici bilaterali e multilaterali.

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Una delegazione svizzera della CSCE, guidata da Pierre Graber (1908-2003) si trova nella sala conferenze della Finlandia House di Helsinki, il 30 luglio 1975, prima della sessione di apertura del Vertice Europeo, a cui parteciparono 35 nazioni. Il 1° agosto 1975, il presidente della Confederazione Graber, insieme alle altre 35 nazioni, ha firmato l’”Atto finale di Helsinki”, della Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa (CSCE).

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L’ambasciatore e presidente del comitato di coordinamento della Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa (CSCE) Rudolf Bindschedler (1915-1991) presiede la delegazione svizzera alla conferenza di Ginevra per il Trattato di non proliferazione nucleare l’8 novembre 1980. A partire dal 1995 la CSCE diventerà l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE).

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Rafforzare l’impegno nella cooperazione: il consigliere federale Didier Burkhalter (1960) e il segretario generale dell’ASEAN (Associazione delle Nazioni del Sud-Est asiatico) Le Loung Minh (1952) stringono la mano agli ambasciatori di Thailandia, Filippine, Malaysia, Brunei, Indonesia, Laos, Singapore e Vietnam, a Palazzo federale ovest.

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L’ambasciatore Jürg Lauber (1963), rappresentante permanente della Svizzera presso le Nazioni Unite a Ginevra, osserva un pannello dell’esposizione «100 anni di multilateralismo a Ginevra» presso la Place des Nations di fronte alla sede europea dell’ONU.

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Il presidente della Confederazione Svizzera Ignazio Cassis (1961) pronuncia il suo discorso durante la cerimonia di apertura della Settimana della pace nella ginevrina Maison de la Paix, il 1° novembre 2021.

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L’ambasciatore e rappresentante permanente dell’Etiopia all’ONU Zenebe Kebede Korcho (1962) pronuncia un discorso durante una seduta straordinaria sull’Etiopia del Consiglio dei diritti umani dell’ONU a Ginevra, il 17 dicembre 2021. A causa della situazione sanitaria globale, l’ambasciatore non può presenziarvi e tiene il discorso da remoto.

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Il segretario di Stato americano Antony Blinken (1962) appare in videoconferenza durante la 49a sessione del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite presso la sede europea dell’ONU a Ginevra.

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Canberra

Nel 1961 viene inaugurata l’Ambasciata di Svizzera a Canberra. Nei decenni successivi l’Ambasciata diventa responsabile degli accreditamenti di alcune isole presenti nelle vicinanze dell’Australia: Nuova Zelanda (dal 1963 al 1968), Stato indipendente di Papua Nuova Guinea (dal 1982 a oggi), Repubblica di Vanuatu (dal 1982 a oggi), Repubblica di Kiribati (dal 2004 a oggi), Repubblica di Nauru (dal 2004 a oggi), Repubblica delle Isole Marshall (dal 2008 al 2010), Isole Salomone (dal 2008 a oggi) e Tuvalu (dal 2008 al 2010).


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Mosca

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L’Ambasciata di Svizzera a Mosca, Russia, è stata inaugurata il 18 giugno 2019 con una grande festa alla quale hanno partecipato molte personalità illustri, tra cui il capo del Dipartimento federale degli affari esteri Ignazio Cassis.
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1994 Cotti Kinkel

Il capo del Dipartimento federale degli affari esteri Flavio Cotti (1939-2020) discute in tenuta poco convenzionale con il suo omologo tedesco Klaus Kinkel (1936-2019).

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1977 Walter Scheel

Lo staff della Confederazione in azione mentre posiziona il tappeto rosso davanti all’aereo presidenziale tedesco, appena atterrato all’ aeroporto di Bern-Belpmoos. Il quarto presidente della Repubblica federale di Germania Walter Scheel (1919-2016) e sua moglie, la signora Mildred Scheel (1931-1985), hanno visitato ufficialmente la Svizzera dal 22 al 24 settembre 1977.

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Attività consolari per le cittadine e i cittadini svizzeri all’estero e gestione delle crisi

Lo Stato maggiore di crisi del DFAE si riunisce martedì 18 novembre 1997 per discutere dell’attacco terroristico a Luxor avvenuto il giorno precedente. Lo Stato maggiore è diretto dall’ambasciatore Christian Blickenstorfer (1945).

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Il consigliere federale Joseph Deiss (1946) deposita una corona di fiori davanti al muro commemorativo di «Ground Zero» a New York il 13 novembre 2001, il monumento, su cui sono incisi i nomi delle vittime.

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1990 Thatcher

La premier britannica Margaret Thatcher (1925-2013) si trova in visita in Svizzera nel settembre del 1990. Come mai solo i fotografi ridono?

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Lavorare nella rete esterna della Svizzera

La legazione di Berlino, ora ambasciata, si trova tra il Palazzo della Cancelleria federale e il Bundestag. Negli ultimi giorni della Seconda guerra mondiale non fu più occupata da personale svizzero, ma dall’esercito sovietico, che stava preparando l’attacco al Reichstag. L’inviato svizzero Hans Frölicher, filotedesco ma non simpatizzante del nazismo, mentre si trovava già sul lago di Starnberg nella sua nuova postazione, fu richiamato in Svizzera dal Consiglio federale l’8 maggio del 1945, e la legazione fu temporaneamente chiusa. Nel luglio del 1945 la cosiddetta delegazione per il rimpatrio della colonia svizzera, che doveva occuparsi degli oltre 10'000 cittadini svizzeri residenti nella zona di occupazione sovietica, si trasferì nell’edificio.

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L’ambasciatore svizzero a Varsavia Paul Stauffer (1930-2008) incontra Papa Giovanni Paolo II (1920-2005) durante il suo viaggio in Polonia tra l’8 e il 14 giugno 1987.

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Una collaboratrice del Museo di storia tedesca di Berlino esamina il vestito estivo rosso indossato da Shawne Borer-Fielding allora moglie dell’ex ambasciatore svizzero in Germania Thomas Borer (1957). Sull’abito sono applicate perline bianche a forma di croce svizzera. La coppia ha donato alcuni capi, tra cui questo, alla collezione del Museo.

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1998 Hillary Clinton

Il 15 maggio 1998 la first lady statunitense Hillary Clinton (1947) scopre il medaglione Woodrow Wilson all’omonimo palazzo di Ginevra, che diventerà in seguito la sede dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani. Nella foto è insieme all’ambasciatore svizzero Walter Gyger (1946).

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Un video dell’emittente Rundschau del 1973 dedicato alla ricerca dei diplomatici. Si può anche vedere la futura ambasciatrice Marianne Von Grünigen, in veste di segretaria dell’ambasciata e attachée alla cultura.
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2001

Carla Del Ponte (1947) viene ricevuta dal presidente jugoslavo Vojislav Koštunica (1944) il 23 gennaio 2001. La magistrata si trova nel Paese per una delicata missione di tre giorni a Belgrado, con la speranza di aumentare la cooperazione con la Federazione jugoslava che rifiutava di estradare l’ex presidente Slobodan Milošević (1941-2006). A quel tempo Carla Del Ponte è procuratrice capo del Tribunale penale internazionale per l’ex Jugoslavia, un ruolo che riveste dal 1999. Il mandato giunge a termine nel 2007 e in seguito, dal 2008 al 2011, la magistrata ricopre la carica di ambasciatrice in Argentina.

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1999 Jiang Zemin

Il presidente della Repubblica popolare cinese Jiang Zemin (1926), accompagnato dalla sua delegazione, incontra la presidente della Confederazione Ruth Dreifuss (1940) durante una visita di Stato in Svizzera il 25 marzo 1999.
Al suo arrivo a Berna, il presidente fu accolto dai manifestanti per la libertà del Tibet. In seguito, nel suo discorso ufficiale, dichiarò che la Svizzera aveva perso un amico. Questo incontro ha rischiato a più riprese di scatenare una crisi diplomatica.

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Washington

L’Ambasciata di Svizzera a Washington viene costruita nel 1959 dall’architetto William Lescaze. Nella foto, oltre al drappo svizzero nell’ufficio dell’ambasciatore, si nota la sala d’attesa e sullo sfondo l’insegna dedicata a Louis-Joseph Chevrolet, noto pilota e imprenditore svizzero naturalizzato statunitense. Chevrolet ha dato vita a uno dei marchi automobilistici più famosi e conosciuti in tutto il mondo.
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2022

Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis (1961) insieme alla presidente del Consiglio nazionale Irène Kälin (1987) e al presidente del CICR Peter Maurer (1956) visitano un centro per la riabilitazione fisica a Agadez, Niger, il 9 febbraio 2022.

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2004 San Gallo

Il presidente della Repubblica federale di Germania Horst Köhler (1943) si trova insieme al presidente della Confederazione Svizzera Joseph Deiss (1946) e al presidente della Repubblica d’Austria Heinz Fischer (1938) durante la conferenza stampa che ha avuto luogo dopo l’incontro dei tre leader a San Gallo, Svizzera, sabato 20 novembre 2004. L’incontro si è svolto per la prima volta su iniziativa del presidente della Confederazione Svizzera.
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Havanna

Nel 1902 Cuba diventa una repubblica indipendente. La Svizzera riconosce lo Stato e avvia con quest’ultimo relazioni diplomatiche e consolari. Nel 1918 viene istituito il consolato, successivamente trasformato in ambasciata nel 1957. Dal 1961 la Svizzera ricopre un ruolo chiave nei rapporti diplomatici tra gli Stati Uniti e Cuba.
In questa immagine della residenza dell’ambasciatore svizzero a Cuba si può notare la flora tipicamente cubana.

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2008 Congo

Il 3 maggio 2008 la hostess Simone Hoerni si occupa del consigliere federale Samuel Schmid e degli ambasciatori svizzeri Raimund Kunz e Hans-Rudolf Hodel (1953) a bordo dell’aereo del Consiglio federale durante il volo di ritorno da Goma a Kinshasa (Repubblica democratica del Congo).
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2009 Medwedew

Il presidente russo Dmitri Medvedev (1965) e il suo omologo svizzero Hans-Rudolf Merz (1942) sono stati fotografati vicino ad Andermatt, Uri, alla fine della cerimonia tenutasi davanti al monumento in onore del generale russo Alexandr Suvorov (1730-1800), che nel 1799 attraversò le Alpi dall’Italia per bloccare l’avanzata delle truppe di Napoleone.

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Mexico City

In questa immagine è raffigurata la residenza dell’ambasciatore svizzero a Città del Messico, con lo stemma svizzero sulla facciata principale. Il primo Consolato onorario svizzero in Messico risale al 1827 e il Consolato generale al 1847. Nel 1945 la Svizzera apre una legazione che nel 1958 viene trasformata in ambasciata e nel 2020/2021 festeggia i 75 anni delle relazioni diplomatiche fra i due Paesi. L’Ambasciata di Svizzera a Città del Messico collabora con i consolati onorari di Cancún, Guadalajara e Monterrey, dai quali riceve supporto.


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1963 Zehnder Vevay

L’ambasciatore svizzero negli Stati Uniti Alfred Zehnder (1900-1983), durante il suo soggiorno a Vevay, Indiana, avvenuto tra il 14 e il 20 luglio 1963, sfila in una parata. La città prende il nome della Vevey svizzera.

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2022 Zofingen

Il presidente della Confederazione Svizzera Ignazio Cassis (1961) insieme alla consigliera federale Karin Keller-Sutter (1963) in occasione della visita del cancelliere austriaco Karl Nehammer (1972) accompagnato dal governatore del Vorarlberg Markus Wallner (1967) a Zofingen, il 14 febbraio 2022.

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2020 Bernerhof

La ministra degli affari esteri e dell’integrazione regionale della repubblica del Ghana, Shirley Ayorkor Botchwey (1963), e il presidente della Repubblica del Ghana, Nana Addo Dankwa Akufo-Addo (1944), vengono accolti dall’allora presidente della Confederazione Svizzera Simonetta Sommaruga (1960) e dal consigliere federale Ignazio Cassis (1961). La foto viene scattata il 28 febbraio 2020 durante una visita di Stato di due giorni in Svizzera del presidente del Paese africano. L'immagine mostra la firma di un memorandum d'intesa per la cooperazione nel settore ambientale.

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2017 Ruanda

Louise Mushikiwabo (1961), ministra degli esteri del Ruanda, viene accolta dall’allora consigliere federale e capo del Dipartimento federale degli affari esteri Didier Burkhalter (1960). Lo scopo della visita consiste nello scambio di documenti relativi a un accordo tra il Consiglio federale svizzero e il Governo della Repubblica del Ruanda sul traffico aereo di linea.

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2003 Calmy-Rey Corea

Il 20 maggio 2003 la consigliera federale Micheline Calmy-Rey (1945) si trovava alla frontiera tra la Corea del Sud e la Corea del Nord. Il suo arrivo suscita un grande clamore mediatico: è stata la prima rappresentante di un governo straniero ad attraversare la linea di demarcazione tra Corea del Nord e Corea del Sud.

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2017 Argentina

Il 23 gennaio 2017, l’allora ministra degli affari esteri della Repubblica argentina Susana Malcorra (1954) e il consigliere federale Didier Burkhalter (1960) si sono incontrati per discutere, tra altri temi, di cooperazione allo sviluppo.

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Cotti im Flugzeug

Il consigliere federale Flavio Cotti (1939-2020), accompagnato dai suoi collaboratori, si prepara a un incontro durante il pranzo in aereo.

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1912 Wilhelm II

Guglielmo II (1859-1941), imperatore di Germania e re di Prussia, in uniforme durante la sua visita di Stato in Svizzera nel settembre del 1912.

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capitolo 2 Gli inizi della diplomazia

Gli inizi della diplomazia

capitolo 3 Le rappresentanze

Le rappresentanze svizzere

capitolo 5 Eventi e cerimonie

Eventi e cerimonie diplomatiche

capitolo 6 Multilateralismo

Multilateralismo

capitolo 7 Buoni uffici

Buoni uffici

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  • Credits: Adrien Barakat, Anthony Basheer, Anton Thalmann, Archiv für Zeitgeschichte, BBL, Bundesarchiv BAR, Chris Lawton / Unsplash, DEZA, Daniel von Muralt, Dodis, EDA, EOS AF Orpinell&Sanchez, Edouard Rieben, Hans Sulzer, Keystone, Laurence Bovin, Leonardo Finotti, Parlamentsdienste, Privatarchiv Dieter Borer, Rafael Gamo, SRF