Introduzione
Cooperazione internazionale della Svizzera – Rapporto annuale 2024
Why Care?
Servizi di base
Salvare vite e rafforzare l'accesso ai servizi di base
Salvare vite e rafforzare l'accesso ai servizi di base
Economia
Come può la crescita economica diventare più sostenibile?
Come può la crescita economica diventare più sostenibile?
Pace
Perché abbiamo bisogno di giustizia?
Ambiente
Proteggere in modo sostenibile il clima e le risorse naturali
Proteggere in modo sostenibile il clima e le risorse naturali
Crisi
Guerre, crisi e conflitti
Statistiche
Statistiche 2024Statistiche – L’essenziale in breve
Strategia CI
Strategia di cooperazione internazionale (CI)
Strategia di cooperazione internazionale (CI)
Spese bilaterali per regione
La SECO è attiva soprattutto nei Paesi a reddito medio. Nel 2024 la cooperazione nei Paesi europei ha rappresentato più di un terzo delle sue spese bilaterali.
Spese della DSC per settore
Spese della SECO per settore
Spese della DSC ripartite per regione e settore
Spese della SECO ripartite per regione e settore
Clima
Buongoverno
Genere
Ripartizione ed evoluzione delle spese della DSC
Tra il 2016 e il 2019 le misure di risparmio hanno avuto un impatto sui crediti per la cooperazione internazionale.
L’incremento delle spese della DSC tra il 2020 e il 2023 è da ricondurre principalmente ai crediti aggiuntivi approvati dal Parlamento per sostenere gli sforzi internazionali in risposta alla pandemia di COVID-19, alla crisi umanitaria in Afghanistan, alla guerra in Ucraina e al conflitto in Medio Oriente. Il calo osservato nel 2024 è dovuto alla riduzione dei fondi stanziati a favore della cooperazione internazionale.
Ripartizione ed evoluzione delle spese della SECO
Tra il 2016 e il 2019 le risorse della SECO sono diminuite a causa delle misure di risparmio della Confederazione.
L’aumento registrato nel 2022 e nel 2023 è riconducibile ai crediti aggiuntivi in risposta alla guerra in Ucraina.
Europa
Medio Oriente
Africa
Asia
America latina
Europa
Dall’inizio dell’aggressione militare della Russia, la Svizzera ha notevolmente potenziato il suo aiuto all’Ucraina e si impegna per assistere le persone toccate dal conflitto.
Medio Oriente
Africa
L’Aiuto umanitario svolge programmi nella regione del Corno d’Africa, del Sahel, dell’Africa centrale e di quella meridionale. È attivo in vari ambiti, come il rafforzamento della resilienza di fronte agli effetti della siccità, la protezione della popolazione civile nei conflitti armati, la sicurezza alimentare, l’accesso alle risorse idriche e agli impianti igienico-sanitari.
Nel Nord Africa la Svizzera si adopera per rendere la regione più inclusiva, prospera e pacifica.
Asia
Le attività della DSC nel Sud-Est asiatico si concentrano su Paesi e regioni che attestano tuttora un indice di povertà multidimensionale molto elevato, per esempio in termini di reddito, sicurezza e accesso limitato ai servizi di base.
La cooperazione allo sviluppo economico della SECO sostiene il Vietnam nel suo tentativo di realizzare una crescita sostenibile grazie a un mercato solido. Le attività in Indonesia contribuiscono ad affrontare le sfide riguardanti lo sviluppo sostenibile e a rendere l’economia del Paese più competitiva, resiliente, equa ed efficiente in termini di utilizzo delle risorse.
America latina
In Perù, la SECO sostiene principalmente lo sviluppo delle strutture economiche, la competitività del settore privato e l’accesso ai servizi pubblici. In Colombia, dove alcune parti del Paese sono ancora sotto il giogo dei gruppi armati e della criminalità organizzata, crea invece opportunità economiche e contribuisce così a una pace duratura.
Aiuto pubblico allo sviluppo (APS) della Svizzera
La Svizzera nel confronto internazionale APS 2024
In termini di volume finanziario assoluto, i principali Paesi donatori sono Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Giappone e Francia. La Svizzera si situa all’11° posto di questa classifica.
Evoluzione del rapporto APS/RNL della Svizzera dal 2015 al 2024
I mezzi supplementari stanziati per far fronte alla pandemia di COVID-19 e per rispondere alle crisi in Afghanistan, Ucraina e Medio Oriente, combinati con l’aumento dei costi legati all’asilo, hanno determinato un incremento sostenuto dell’APS tra il 2020 e il 2023.
Il calo osservato nel 2024 è dovuto al calo dei costi di asilo contabilizzati nell’APS e alla riduzione dei fondi stanziati a favore della cooperazione internazionale.
Entwicklung der APD der Schweiz von 2015–2024
Evoluzione dell’APS multilaterale della Svizzera dal 2015 al 2024
I contributi alle organizzazioni non governative internazionali, compreso il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR), sono considerati come APS bilaterale (e non multilaterale).
La Svizzera partecipa all’Iniziativa per la trasparenza delle industrie estrattive
Ulteriori informazioni:
EITI Progress Report 2024 (PDF) (en)
Sudan: una crisi lontana dai riflettori
- Oltre 15 milioni di sfollati, di cui 3,9 milioni rifugiati nei Paesi vicini, in particolare Ciad, Sud Sudan ed Egitto.
- Quasi 25 milioni di persone (il 50% della popolazione) soffrono di grave insicurezza alimentare, con focolai di carestia in diverse regioni.
- 30 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria.
A questa emergenza si aggiungono l’epidemia di colera, che continua a diffondersi, e le violenze sessuali su larga scala perpetrate contro donne e ragazze.
Sono stati ottenuti risultati concreti:
- L'apertura di corridoi umanitari dal Ciad.
- L'autorizzazione di voli umanitari.
- L'adozione di misure rafforzate per la protezione dei civili.
Sudan
A due anni dall’inizio della crisi in Sudan, un supporto è più che mai fondamentale
Affinché nascere e partorire non significhi più mettere a rischio la vita
Per affrontare queste sfide, nel novembre 2024 la Svizzera ha lanciato un nuovo progetto volto a ridurre il tasso di mortalità materna e infantile (bambini sotto i cinque anni) e a contrastare le epidemie. Finanziato con 11,9 milioni di franchi, il programma dovrebbe raggiungere oltre 8 milioni di persone.
La RDC è colpita ricorrentemente da epidemie di colera, di morbillo, di malaria e di Ebola. Tra gennaio 2024 e marzo 2025, il Paese ha registrato oltre 18.000 casi confermati di Mpox e più di 1.700 decessi, risultando il più colpito al mondo da questo virus. Grazie al progetto, la Svizzera sostiene gli sforzi di contenimento attraverso il rafforzamento della sorveglianza sanitaria, la promozione di comportamenti preventivi e la distribuzione di kit medici.
Ulteriori informazioni:
Il portale del Governo svizzero: La Svizzera lancia un progetto per ridurre la mortalità materna e infantile nella Repubblica Democratica del Congo
Sito web del DFAE: Crisi umanitaria nella Repubblica Democratica del Congo: la Svizzera stanzia tre milioni di franchi
Aiuto umanitario: Medio Oriente
- 69 milioni di franchi in due tranche a favore di organizzazioni svizzere, del CICR, di organizzazioni dell’ONU, di ONG internazionali e, in alcuni casi, locali.
- 10 milioni di franchi destinati all’appello umanitario dell’UNRWA per far fronte alle necessità più urgenti nella Striscia di Gaza.
La Svizzera ha inoltre stanziato 1 milione di franchi per la campagna di vaccinazione dell’ONU contro la poliomielite nella Striscia di Gaza e 7 milioni di franchi per aiuti umanitari in Libano e in Siria.
Nel 2024 la Svizzera ha continuato a rispondere alla crisi siriana grazie alla propria presenza in Giordania, Turchia e Libano, nonché tramite il suo ufficio umanitario a Damasco.
L’ufficio umanitario di Damasco ha proseguito le sue attività. La DSC ha avviato un programma di early recovery in collaborazione con un consorzio composto da quattro ONG internazionali e cinque organizzazioni dell’ONU. Il programma risponde ai bisogni della popolazione siriana in termini di reddito, mezzi di sussistenza, alloggi, acqua, servizi igienico-sanitari e igiene.
Ulteriori informazioni:
Sito web della DSC: Situazione in Medio Oriente
Sito web della DSC: Territorio palestinese occupato e Medio Oriente
Insieme per un settore del caffè sostenibile
- economico: le famiglie di contadini devono percepire un salario sufficiente a garantire il loro sostentamento;
- sociale: il settore del caffè deve garantire ai produttori condizioni di lavoro eque, accesso alla formazione e all’assistenza sanitaria ed evitare qualsiasi violazione dei diritti umani;
- ecologico: il settore del caffè deve salvaguardare le foreste oppure procedere a un rimboschimento e generare un saldo netto delle emissioni pari a zero.
Ulteriori informazioni:
Sito web: Swiss Sustainable Coffee Platform
Non c'è pace senza salute mentale
Orest Suvalo
Psichiatra e responsabile del progetto
Mental Health for Ukraine
Ulteriori informazioni:
Sito web della DSC: La salute mentale: una componente della pace spesso trascurata
Sito web della DSC: Salute mentale, pilastro fondamentale di una pace duratura
La rinascita del cacao honduregno
- estensione: 1545 ettari di nuova coltivazione e 1230 ettari di precedente coltivazione, per un totale di 2775 ettari;
- beneficiari: 2245 produttori;
- produttività: incremento da 130 a 495 chilogrammi a ettaro nelle aree pianeggianti e a 310 chilogrammi a ettaro nelle zone in pendenza;
- esportazioni: nel 2024 l'Honduras prevede di esportare oltre 2000 tonnellate di cacao.
Restano alcune sfide, come i fenomeni climatici e le infrastrutture. «Per mantenere la crescita è fondamentale continuare a investire nel settore», conclude Melvin Fajardo.
Ulteriori informazioni:
Sito web HALBA: Sustainability from cultivation to enjoyment. (en)
Programma nazionale per l’Ucraina
Ad esempio, ha contribuito alla modernizzazione della rete di teleriscaldamento nella città di Zhytomyr. Una nuova centrale termica alimentata a cippato di legno sostituisce le vecchie caldaie a gas.
Ulteriori informazioni:
Sito web del DFAE: Sostegno della Confederazione alle persone colpite dalla guerra in Ucraina
Sito web del DFAE: Newsticker Ucraina
Sito web della DSC: Ucraina
Sito web: Switzerland+Ukraine (en)
Aziende ucraine più resistenti alle crisi
A seguito della guerra, per le PMI ucraine è fondamentale poter esportare i propri prodotti. Tuttavia, per le singole imprese diventa quasi impossibile farsi spazio nei mercati esteri. Il progetto di sviluppo delle Nazioni Unite sta quindi aiutando, ad esempio, l’Associazione ucraina dei produttori di mobili a concentrarsi strategicamente sulle esportazioni. L’associazione ha creato, e reso visibile a livello mondiale, il marchio Furniture of Ukraine. Inoltre, forma e assiste i suoi membri, organizza partecipazioni a fiere all’estero e suggerisce come posizionarsi sui mercati europei. Per i produttori di mobili ucraini, il risultato finora è stato di oltre 50 nuovi contratti di esportazione, tra cui quelli con IKEA e XXXLutz.
Tuttavia, le disuguaglianze ancora impediscono loro di partecipare alla vita aziendale su un piano di parità. Women in Business mette a disposizione delle imprenditrici inesperte alcuni mentori per assisterle, formarle e aiutarle a costruire una propria rete di sostegno.
Ulteriori informazioni SECO:
Ucraina (en)
La DSC intraprende nuove strade in America Latina
Dal 2000 la Svizzera ha collaborato con Cuba. Sono stati sviluppati nuovi approcci nella governance locale e nello sviluppo rurale, che sono stati integrati anche nella legislazione nazionale. La Costituzione cubana del 2019 ha riconosciuto per la prima volta l’autonomia comunale, il ruolo degli attori della società civile e la partecipazione diretta della popolazione. Sono stati inoltre rafforzati la produzione alimentare locale e la creazione di organizzazioni nel settore privato, una novità assoluta per il Paese.
Dopo la crisi politica del 2004 e i gravi pericoli naturali del 2005, la Svizzera ha avviato un programma umanitario in Haiti. Negli anni successivi il Paese è stato colpito più volte da pericoli naturali. La Suisse ha quindi sostenuto la costruzione di scuole antisismiche, rifugi d’emergenza e abitazioni. Insieme a partner locali, ha sviluppato tecniche edilizie, formazioni e standard oggi inclusi nelle norme edilizie haitiane. Le banche di sviluppo internazionali si ispirano ormai a questi modelli svizzeri per finanziare progetti di infrastrutture sociali nel Paese.
A partire dagli anni ’80, la Svizzera ha promosso la partecipazione locale. Attraverso programmi di decentramento e partecipazione cittadina, sono stati coinvolti maggiormente nei processi politici i gruppi svantaggiati, in particolare le comunità indigene, un contributo importante alla democrazia in una società segnata dalle disuguaglianze. Negli ultimi vent’anni, l’accento è stato posto anche sulla promozione dell’agricoltura e della sicurezza del reddito per i piccoli agricoltori, nonché sull’aumento della resilienza al cambiamento climatico e sul miglioramento della governance.
In Nicaragua, il sostegno svizzero nel settore dell’acqua e delle acque reflue ha migliorato significativamente le condizioni di vita. Negli ultimi vent’anni, l’accento è stato posto sull’accesso all’acqua potabile, ai servizi igienici e sulla protezione contro i disastri naturali legati al clima. Particolarmente efficace è stato l’approccio che ha previsto la progettazione e realizzazione dei progetti insieme alle comunità locali. Donne e giovani hanno svolto un ruolo centrale, la cui partecipazione attiva è stata decisiva per garantire la sostenibilità dei progetti.
Dal 1981 la Svizzera è stata attiva in Honduras. In collaborazione con le autorità locali e partner privati, ha sostenuto la coltivazione e commercializzazione di cacao, caffè e gamberi. Tra il 2013 e il 2017, ciò ha portato alla creazione di circa 30.000 nuovi posti di lavoro. In particolare, il settore del cacao ha registrato una crescita significativa: il cioccolato equo e solidale prodotto ha trovato un mercato e oggi si trova anche sugli scaffali dei supermercati svizzeri. La cooperazione allo sviluppo svizzera ha inoltre dato impulso alla promozione del buongoverno.
Dal 1997 la Svizzera ha sostenuto in Perù progetti per l’approvvigionamento idrico e i servizi igienico-sanitari nelle regioni montuose isolate. Oltre alla costruzione di infrastrutture, la Svizzera ha puntato sulla partecipazione della popolazione locale, rafforzando l’autonomia delle comunità coinvolte nella gestione dei sistemi idrici. Fino al 2019, circa due milioni di persone hanno beneficiato direttamente dei programmi. Le competenze acquisite sono state condivise anche con altri Paesi dell’America Latina – e in futuro potranno essere utili anche in Africa e in Asia.
Ulteriori informazioni:
Sito della DSC: 60 anni di collaborazione all’insegna del successo
Sito della DSC: Latin America and the Caribbean (en)
Dalla Cambogia all'Ucraina: la Svizzera promuove lo sminamento in tutto il mondo per un futuro più sicuro
- prevenzione attraverso l’informazione sui rischi;
- bonifica di mine antipersona e altri residuati esplosivi;
- assistenza alle vittime, inclusi riabilitazione e reinserimento;
- sensibilizzazione per la messa al bando di mine e munizioni a grappolo.
Ulteriori informazioni:
Sito web del DFAE: Impegno della Svizzera per lo sminamento umanitario 2024
Sito web del DFAE: Rimuovere le mine per spianare la strada allo sviluppo
Sito web del DFAE: Ukraine Mine Action Conference UMAC2024 (en)
Mongolia: Bilancio di una partnership ventennale
Ulteriori informazioni
Sito web del DFAE: Best Practices from Mongolia (en)
Rivoluzione verde
La stretta collaborazione tra Svizzera e Mongolia, basata sulla fiducia, è stata decisiva per i successi ottenuti. Grazie a tale cooperazione, infatti, è stato possibile modificare la legislazione relativa alle sementi e alle varietà vegetali, suscitando l’interesse del mondo scientifico per lo sviluppo di nuovi ortaggi e promuovendo gli investimenti privati in questo settore.
Dopo 20 anni di proficua collaborazione, entro la fine del 2024 la Svizzera concluderà il suo programma di cooperazione bilaterale allo sviluppo in Mongolia, cessando gradualmente e responsabilmente le proprie attività e facendo in modo che i risultati ottenuti possano essere mantenuti. Anche in futuro saranno comunque possibili partenariati e altre forme di sostegno, per esempio in settori quali i cambiamenti climatici, l’aiuto umanitario, lo sviluppo di politiche o il commercio.
Ulteriori informazioni:
Sito web DSC: L’«oro verde» della Mongolia: più di una semplice risorsa vitale
Sito web DSC: 20 anni in Mongolia
DSC Podcast Spotify: "Das mongolische Kartoffel-Projekt" (de)
Aria pulita – per la salute e per il clima
Ulteriori informazioni:
Sito web DSC: Aria respirabile per la Mongolia
Newsletter DSC: Clean air for all (en)
Promuovere la cooperazione in materia di acqua: Blue Peace
L’iniziativa incoraggia il dialogo e la collaborazione tra Paesi, settori e comunità per una gestione equa, efficiente e sostenibile delle risorse idriche condivise, come fiumi, laghi e falde acquifere.
Alla base di Blue Peace c’è la consapevolezza che soluzioni sostenibili richiedono approcci specifici per ogni contesto e una cooperazione che vada oltre il settore idrico.
Blue Peace facilita il dialogo politico ad alto livello. Allo stesso tempo, fornisce supporto tecnico, sostiene la ricerca e promuove strumenti digitali per i servizi idrometeorologici. Per migliorare le previsioni sulla disponibilità idrica e la prevenzione dei disastri, l’iniziativa incoraggia lo scambio di dati.
La disponibilità d’acqua in Asia centrale è fondamentale per il benessere e lo sviluppo economico dei 75 milioni di abitanti della regione del bacino del Mare d’Aral, attraversato dai fiumi transfrontalieri Amu Darya e Syr Darya. Nel febbraio 2024, i ministri dell’Energia e delle Risorse idriche di Tagikistan e Uzbekistan hanno inaugurato congiuntamente due stazioni di misurazione sui canali Big Fergana e North Fergana, nell’ambito dell’iniziativa Blue Peace Asia centrale. Queste stazioni sono essenziali, perché – come recita un noto detto – «non si può gestire ciò che non si misura».
Finanziamento Blue Peace in Africa Occidentale
L’Africa ospita la maggior parte dei bacini e degli acquiferi transfrontalieri. Tuttavia, i cambiamenti climatici stanno causando una grave scarsità d’acqua. Grazie ai finanziamenti di Blue Peace, si stanno sviluppando meccanismi innovativi per sostenere una gestione sostenibile delle risorse idriche.
In collaborazione con l’Organizzazione per la valorizzazione del fiume Gambia, Blue Peace ha sostenuto l’elaborazione del primo piano direttore integrato: una tabella di marcia multisettoriale per la resilienza climatica, la pace e la crescita, che funge da modello per altri bacini.
Alla Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sull’acqua del 2023, la Svizzera ha sottolineato i vantaggi della cooperazione internazionale nella gestione delle risorse idriche condivise. I suoi impegni politici – in particolare il finanziamento della cooperazione transfrontaliera – hanno fornito un contributo significativo all’agenda globale sull’acqua. Neben Blue Peace unterstützt die Schweiz auch die Wasser-Konvention, das BRIDGE-Programm und die Coalition for Transboundary Water Cooperation und arbeitet mit dem Geneva Water Hub, IUCN, OSZE, Weltbank und UNECE zusammen.
An der UN-Wasserkonferenz 2023 hob die Schweiz die Vorteile der Kooperation über gemeinsame Wasserressourcen hervor. Ihre politischen Bemühungen – insbesondere die Förderung und Finanzierung der grenzüberschreitenden Wasserzusammenarbeit – haben einen wichtigen Beitrag zur globalen Wasseragenda geleistet.
Ulteriori informazioni:
Sito web della DSC: «Blue Peace previene i conflitti e contribuisce a una maggiore stabilità»
Strategia CI 2025-2028
La DSC chiuderà i suoi programmi bilaterali di sviluppo in Albania, Bangladesh e Zambia entro la fine del 2028. Contemporaneamente, apporterà correzioni nei settori dell’istruzione e della sanità e ridurrà i suoi contributi ad alcune organizzazioni delle Nazioni Unite.
Ulteriori informazioni:
Sito web DSC: Strategia di cooperazione internazionale della Svizzera 2025-2028
Portale del Governo: Cooperazione allo sviluppo: il DFAE e il DEFR attuano le decisioni parlamentari
Mali: quando le donne costruiscono la pace
I circoli aiutano a elaborare i traumi, a ricostruirsi interiormente, a gestire pacificamente i conflitti e a rafforzare l’autonomia e la resilienza. Contribuiscono anche alla prevenzione della violenza di genere, sensibilizzando le giovani donne sui loro diritti e promuovendo una convivenza pacifica all’interno della famiglia.
«È un grande orgoglio che le donne provenienti dai circoli di pace ricoprano ora cariche all'interno del Consiglio nazionale di transizione».
Bintou Founé Samaké
Directrice esecutiva di WILDAF/Mali ed ex ministra.
I circoli vanno oltre: donne e giovani elaborano progetti di vita concreti. Queste iniziative, denominate «la pace messa in pratica», contribuiscono alla ripresa dell’economia locale. Sebbene la situazione economica e di sicurezza resti estremamente fragile, soprattutto a causa della fine dell'accordo di pace, i circoli continuano a rappresentare uno strumento fondamentale per incoraggiare le donne a diventare protagoniste attive nella promozione della pace e nella ricostruzione del Paese.
Ulteriori informazioni:
Sito web della DSC: Mali
What is Peace?
La promozione della comprensione internazionale è una delle priorità della politica estera della Svizzera, che continua a godere di grande fiducia in questo ambito. L’IC Forum ha evidenziato la necessità di adottare un approccio determinato e realistico nei confronti delle zone di conflitto come l’Ucraina, Gaza e il Sudan, nonché dei conflitti che ricevono scarsa attenzione da parte dei media.
Il Forum ha messo in luce un altro punto di forza della Svizzera: la sua capacità di reagire con flessibilità a situazioni di conflitto altamente instabili, ricorrendo a una serie di strumenti e combinandoli in modo efficace. Tra questi figurano la mediazione, il consolidamento della pace, la cooperazione allo sviluppo ed economica, l’aiuto umanitario e le competenze diplomatiche. La Svizzera potrà raggiungere con maggior successo i propri obiettivi se saprà combinare in modo più coerente questi strumenti di politica estera, allineandoli a tematiche quali ambiente, cambiamenti climatici, sicurezza, diritti umani, migrazione, sistemi alimentari, cultura e consolidamento della pace.
Nonostante le difficili circostanze in Africa occidentale, ad esempio, la Svizzera continua a ottenere risultati sostenendo gli attori locali su un piano di parità, per migliorare le condizioni di vita delle comunità attraverso una combinazione di aiuti umanitari, promozione dello sviluppo e costruzione della pace. Sebbene le sfide a livello nazionale restino significative, la Svizzera contribuisce a migliorare la situazione dei civili, creando prospettive per un futuro migliore e costruendo la fiducia necessaria per negoziare un accordo di pace in una fase successiva.
In futuro, si farà sempre più ricorso a meccanismi regionali e nazionali di sicurezza e prevenzione dei conflitti, i quali assumeranno i compiti attualmente svolti dalle missioni multidimensionali delle Nazioni Unite. È fondamentale che questi meccanismi garantiscano una sicurezza umana su ampia scala, e non solo una sicurezza garantita con mezzi militari. Questo significa non solo assenza di guerra, ma anche creare le condizioni affinché i civili possano sviluppare pienamente il proprio potenziale, grazie a buon governo, democrazia, diritti umani e istruzione.
I partecipanti hanno sottolineato che, sebbene alcune questioni, come le risorse naturali, possano essere fonte di conflitti, esse possono anche promuovere la cooperazione pacifica. Questo è possibile solo se le decisioni sull’accesso alle risorse sono trasparenti e se l’intera società partecipa e sostiene le soluzioni individuate.
War zone reporting and events coverage are greatly influenced by government and media interests. But fake news has also become more widespread. As a result, one of the biggest and toughest challenges in highly polarised conflicts is to ensure access to fact-based information. Supporting an independent media and facilitating factchecking is therefore crucial to peace.
Ulteriori informazioni:
Take aways IC Forum 2024 (en) (PDF)
Sito web della DSC: Take aways IC Forum
Regioni Montane – Adaptation@Altitude
Ulteriori informazioni:
Sito web della DSC: Rafforzare la resilienza delle regioni di montagna ai cambiamenti climatici
Sito web: Mountain Research Initiative (en)
Sito web: Adaptation Altitude (en)
Sviluppo urbano intelligente a Sarajevo
A Sarajevo, il gemello digitale viene utilizzato anche per coinvolgere la popolazione nello sviluppo urbano. Nel 2024 sono infatti stati condotti diversi sondaggi tra i cittadini in merito al nuovo piano urbanistico 2025-2040. Grazie al gemello digitale, alcuni studi di registrazione mobili hanno potuto fornire un’anteprima del nuovo volto della città, ad esempio in termini di spazi verdi o infrastrutture di trasporto. Anche il feedback della popolazione ha contribuito a questo scopo ed è stato integrato nel processo di pianificazione.
Ulteriori informazioni:
Sito web della SECO: Urban development and infrastructure (en)
Aiuti umanitari in caso di catastrofi ambientali
Ulteriori informazioni:
Siti web della DSC:
Vietnam
Amazzonia
Zimbabwe