Introduzione
La cooperazione internazionale della Svizzera - Rapporto annuale 2022
Patricia Danzi
Ambasciatrice, direttrice della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC)
Helene Budliger Artieda
Segretaria di Stato, direttrice della Segreteria di Stato dell’economia (SECO)
Servizi di base
Salvare vite e rafforzare l'accesso ai servizi di base
Salvare vite e rafforzare l'accesso ai servizi di base
Economia
Come può la crescita economica diventare più sostenibile?
Come può la crescita economica diventare più sostenibile?
Pace
Perché abbiamo bisogno di giustizia?
Perché abbiamo bisogno di giustizia?
Ambiente
Proteggere in modo sostenibile il clima e le risorse naturali
Proteggere in modo sostenibile il clima e le risorse naturali
Ucraina
La cooperazione internazionale della Svizzera in Ucraina 2022
La Svizzera ha reagito in modo rapido e deciso, fondandosi sulla sua pluriennale esperienza. Il capitolo seguente presenta una panoramica degli avvenimenti dello scorso anno.
La cooperazione internazionale della Svizzera in Ucraina 2022
Statistiche
Statistiche 2022
Supporto nutrizionale miratoMali
In collaborazione con le organizzazioni umanitarie Azione contro la fame Spagna e International Rescue Committee, nel 2022 la Svizzera ha avviato il RIAP, un progetto di risposta all’insicurezza alimentare e nutrizionale che integra il concetto di protezione. Dotato di un budget di 2,8 milioni CHF, si concentra sulle regioni di Mopti e Timbuctù.
Il RIAP è stato progettato in base a un approccio incentrato sull’idea di nexus, che riunisce interventi umanitari e di sviluppo in contesti di conflitto.
Tra le misure di risposta alle emergenze, il RIAP prevede un’assistenza alimentare mirata sotto forma di trasferimenti di denaro nei periodi di transizione tra i raccolti, ossia tra giugno e novembre. In questo lasso di tempo la crisi alimentare minaccia i villaggi poiché le riserve dell’anno precedente sono esaurite e i nuovi raccolti non sono ancora pronti per la mietitura.
Grazie a questi provvedimenti, i beneficiari possono acquistare sementi, concimi e pesticidi, fare scorte di cibo e foraggio, e continuare a dedicarsi alle loro attività.
Vengono inoltre intrapresi interventi di advocacy per mitigare l’impatto del conflitto sui civili, mobilitando i leader religiosi o delle comunità vicini ai gruppi armati.
Inoltre, un innovativo sistema di controllo tramite immagini satellitari e il monitoraggio dell’agricoltura consentono di raccogliere e analizzare dati sulla situazione alimentare e sugli spostamenti della popolazione, e di comunicarli alle autorità responsabili.
Ulteriori informazioni:
Sito web DSC: Mali
Gli attivisti del web scrivono per la democraziaNiger
Una percentuale elevata (oltre il 65%) della popolazione del Niger ha meno di 25 anni. Grazie al rafforzamento del sistema educativo nazionale e all’introduzione dell’educazione civica, le giovani generazioni sono meglio preparate a svolgere il ruolo di cittadini e partecipare allo sviluppo delle loro comunità.
Nell’ambito del suo programma di sostegno alla governance democratica (PAGOD) in Niger, nel 2021-2022 la Svizzera ha sostenuto un’iniziativa innovativa dell’ONG nigerina EPAD volta a promuovere una cultura di buongoverno e la partecipazione attiva della fascia giovanile negli organi decisionali attraverso l’attivismo digitale.
I 215 giovani selezionati sono stati scelti in base alla loro influenza sulle reti sociali e successivamente formati per divulgare contenuti di qualità, credibili e affidabili, utilizzando un approccio basato sul rispetto dei diritti umani.
Sono state organizzate sessioni formative sull’impegno civico dei giovani e sulla loro partecipazione alla vita pubblica, permettendogli anche di seguire formazioni sulle tecniche di scrittura sul web e sensibilizzandoli riguardo alle regole di buona condotta e alla legge sulla criminalità informatica in Niger.
Sono stati inoltre affiancati e seguiti per produrre e diffondere informazioni tese a influenzare le politiche pubbliche e promuovere il buongoverno.
Nell’ambito del progetto, diversi attori (attivisti del web, rappresentanti eletti, servizi statali, capi tradizionali) si sono incontrati e hanno discusso del funzionamento delle collettività e della necessità di includere giovani e donne nei processi di bilancio. È stato inoltre incoraggiato lo scambio di buone pratiche per esempio in materia di gestione delle comunità.
«Di recente ci hanno convocati in municipio chiedendoci di accompagnarli nei villaggi per presentare il rapporto generale, cosa che qui a Tanout non era mai successa prima», racconta un attivista del web della municipalità di Tanout.
Rainatou Hamidou Ousmane
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Moustapha Elh Adam
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Pubblicazione Facebook (fr)
Ulteriori informazioni:
PAGOD YouTube: Activisme numérique (fr)
Spese bilaterali per regione
La SECO è attiva soprattutto nei Paesi a reddito medio. La cooperazione nei Paesi dell’Europa orientale, del Nord Africa e del Medio Oriente rappresenta quasi la metà delle spese bilaterali della SECO nel 2022. La parte destinata all’Asia corrisponde quasi un quarto del volume totale.
Spese della DSC per settore
Spese della SECO per settore
Spese della DSC ripartite per continente e per settore
Spese della SECO ripartite per continente e per settore
Clima
Governanza
Gender
Ripartizione ed evoluzione della spesa della DSC
Tra il 2016 e il 2018 le misure di risparmio hanno avuto un impatto sui crediti per la cooperazione internazionale.
L’incremento delle spese della DSC tra il 2020 e il 2022 è da ricondurre ai crediti aggiuntivi approvati dal Parlamento in risposta alla pandemia di COVID-19, alla crisi umanitaria in Afghanistan e alla guerra in Ucraina.
Ripartizione ed evoluzione delle spese della SECO
Tra il 2016 e il 2018 le risorse della SECO sono diminuite a causa delle misure di risparmio della Confederazione.
L'aumento registrato nel 2022 è riconducibile ai crediti aggiuntivi approvati dal Parlamento in risposta alla guerra in Ucraina.
Europa, Nord Africa e Medio Oriente
Africa subsahariana
Asia
America latina
Europa, Nord Africa e Medio Oriente
In Nord Africa la Svizzera si adopera per rendere la regione più inclusiva, prospera e pacifica.
Gli interventi della DSC in Medio Oriente sono finalizzati a migliorare la protezione di profughi e persone bisognose, a fornire loro un accesso ai servizi di base e a gestire le risorse idriche in modo sostenibile.
Africa subsahariana
L’accento è posto sull’accesso delle popolazioni svantaggiate alle prestazioni sociali di base (servizi sanitari, istruzione), alle infrastrutture (acqua), all'occupazione e al reddito, come anche a una crescita sostenibile.
L’Aiuto umanitario svolge programmi nella regione del Corno d’Africa, del Sahel, dell’Africa centrale e di quella meridionale. È attivo in vari ambiti, come il rafforzamento della resilienza di fronte agli effetti della siccità, la protezione della popolazione civile nei conflitti armati, la sicurezza alimentare, l’accesso alle risorse idriche e agli impianti igienico-sanitari.
Asia
Le attività della DSC nell’Asia orientale e meridionale si concentrano su Paesi e regioni che attestano tuttora un indice di povertà multidimensionale molto elevato, per esempio in termini di reddito, sicurezza e accesso limitato ai servizi di base.
La cooperazione allo sviluppo economico della SECO sostiene il Vietnam nel suo tentativo di realizzare una crescita sostenibile grazie a un mercato solido. Le attività in Indonesia contribuiscono ad affrontare le sfide riguardanti lo sviluppo sostenibile e a rendere l'economia del Paese più competitiva, resiliente, equa ed efficiente in termini di utilizzo delle risorse.
America latina
In Perù la SECO sostiene principalmente lo sviluppo delle strutture economiche, la competitività del settore privato e l'accesso ai servizi pubblici. In Colombia, dove alcune parti del Paese sono ancora fortemente colpite dalla presenza di gruppi armati e dalla criminalità organizzata, la SECO crea opportunità economiche e contribuisce così a una pace duratura.
Rimaniamo impegnatiAfghanistan
Le priorità del suo programma sono:
- diritti umani
- bisogni fondamentali
- sicurezza alimentar
- istruzione di base
- agricoltura
Ulteriori informazioni:
Sito web DFAE: «La Svizzera non abbandona la gente al proprio destino»
Sito web DSC: Afghanistan
Uomini contro la violenza di genereRepubblica democratica del Congo
La DSC sostiene il progetto «Men Combat Sexual and Gender-Based Violence (SGBV) against Women (Tupiganishe Ujeuri)» volto a favorire il superamento delle violenze e dei traumi perpetuati e ad affrontare le cause di fondo della disparità di genere.
La Svizzera nel confronto internazionale APS 2022
In termini di volume finanziario assoluto, Stati Uniti, Germania, Giappone, Regno Unito e Francia sono i principali Paesi donatori. La Svizzera si situa all’undicesimo posto di questa classifica.
Composizione ed evoluzione dell'APS della Svizzera dal 2013 al 2022
Nel 2022 il forte aumento dei costi connessi all'accoglienza dei richiedenti l'asilo in Svizzera a seguito della guerra in Ucraina ha comportato un aumento dell'APS, anche se in parallelo i mezzi a disposizione della cooperazione internazionale sono diminuiti.
Negli ultimi anni, la cooperazione internazionale attuata dalla DSC e dalla SECO ha rappresentato in media quasi l’80% dell’APS totale. Nel 2022 questa componente si è ridotta al 63%.
Composizione ed evoluzione dell'APS multilaterale della Svizzera dal 2013 al 2022
Negli ultimi quindici anni, la quota dell'APS multilaterale è rimasta relativamente stabile, e si è attestata tra il 20% e il 25% dell'APS totale. Nel 2022 questa parte si è ridotta eccezionalmente al 18%; questo calo è da ricondurre, da una parte, all'aumento dell'APS bilaterale a seguito della guerra in Ucraina e, dall'altra, alla diminuzione dei contributi multilaterali.
I contributi alle organizzazioni non governative internazionali, compreso il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR), sono considerati come APS bilaterale (e non multilaterale).
Dopo inondazioni: accesso all'istruzione e all'acquaPakistan
Nell’agosto del 2022, non appena le acque hanno iniziato a salire, le autorità pakistane hanno subito organizzato le prime operazioni di soccorso. Di fronte all’entità della catastrofe hanno lanciato un appello per chiedere aiuti internazionali. La DSC ha subito reagito inviando una prima squadra del CSA a Mingora, nella valle dello Swat.
Promuovere la partecipazione delle donneHaiti
Eppure le donne haitiane possono dare un contributo significativo allo sviluppo del Paese, sia a livello individuale che collettivo. La cooperazione svizzera le sostiene attraverso vari programmi e progetti che mirano, per esempio, ad accompagnarle nell’avvio di attività che generano reddito, nel risparmio attivo o nella formazione professionale.
Nelle zone rurali, le donne hanno un accesso limitato ai mezzi di produzione. Grazie al sostegno del programma PAGAI della DSC, le donne possono iniziare attività per generare reddito, come per esempio la vendita di prodotti agricoli coltivati nei loro orti. In questo modo possono creare sistemi di risparmio che permettono loro di investire in un secondo momento nell’acquisto di bestiame, da vendere all’occorrenza. E riescono anche a far valere le loro posizioni nel contesto familiare e all’interno delle associazioni.
Una partecipante al programma PAGAI racconta: «Da quando seguo la formazione, mio marito dà una mano a fare il bucato e a preparare i pasti. Quando torno dal mercato dove ho venduto i nostri prodotti, non mi interroga più sul prezzo di vendita di ogni ortaggio».
Nel Sud-est del Paese, il programma PROMES, sostenuto dall’ONG haitiana Fonkoze, permette di rafforzare la capacità delle persone di affrontare le sfide quotidiane e di incrementare la loro resilienza alle catastrofi. Grazie a un programma di 18 mesi, si cerca di aiutare le donne a uscire dalla povertà estrema. Quando c’è un coniuge, si organizzano attività diverse per tutti i membri della famiglia. Vengono offerti loro workshop sulla mascolinità positiva, che contribuiscono a ridurre le tensioni e le violenze all’interno della famiglia.
Vari programmi promuovono l’inclusione delle donne nelle professioni in cui sono meno rappresentate e si concentrano sulla formazione – in particolare nei mestieri dell’edilizia – e sul sostegno all’imprenditorialità. Nell’ambito del programma SQUAT, almeno il 30 per cento delle donne viene inserito in corsi di formazione per occupazioni che consentano loro di integrarsi nel mercato del lavoro e di generare reddito. Nel 2022, oltre 400 donne artigiane hanno potuto ottenere un certificato riconosciuto dallo Stato. Circa 150 progetti innovativi, di cui poco più della metà diretti da donne, hanno beneficiato di 180 ore di consulenza e supporto imprenditoriale.
La promozione del buongoverno locale è una priorità della cooperazione svizzera ad Haiti. In quest’ottica, il ruolo delle sindache è fondamentale e i partenariati creati nei Comuni hanno permesso di rafforzare il personale comunale. La cooperazione svizzera ottiene buoni risultati anche con la Federazione nazionale delle sindache di Haiti (Fédération nationale des femmes maires d’Haïti), una struttura statale che riunisce le sindache dei vari Comuni del Paese.
Ulteriori informazioni:
Sito web DSC: Haiti
Sito web DSC (fr): Programme d’Appui à la Production Agricole en Haïti (PAPAH)
Promuovere soluzioni digitaliProgramma di sviluppo delle Nazioni Unite
Nel 2022 il PNUS ha affiancato oltre 30 Paesi nell’elaborazione di vari aspetti delle loro strategie digitali nazionali, aiutando i governi a pianificare e attuare strategie globali e aumentando la resilienza e l’inclusione delle istituzioni pubbliche attraverso la tecnologia digitale e la digitalizzazione.
Ulteriori informazioni:
UNDP Digital Strategy 2022-2025 (en)
A digital lifeline for Ukrainians on the move (en)
Digital solutions for improved vaccine access (en)
Il Gruppo per il diritto di voto si riunisce a Bad RagazIstituzioni di Bretton Woods
I rappresentanti hanno discusso di come i loro Paesi possono affrontare le difficoltà economiche e sociali di fronte all’aggressione russa in Ucraina, oltre a questioni legate dalla sicurezza energetica e alimentare, alla stabilità economica e ai cambiamenti climatici, problemi che riguardano tutti i Paesi membri.
Negli ultimi 30 anni i membri del gruppo di voto hanno costruito una buona base di fiducia, e a Bad Ragaz è emerso chiaramente come questo faciliti molto la cooperazione. Il ruolo della Svizzera, presidente del gruppo, è stato apprezzato da tutti i membri, e ciò consente al nostro Paese di affrontare anche questioni come la governance o la transizione energetica sostenibile.
Protezione sociale contro la povertàTanzania
Oltre a gestire le sovvenzioni, il programma monitora la salute e la scolarizzazione nelle famiglie beneficiarie, rendendole autonome e migliorando il livello di istruzione. Invece di lavorare, i bambini possono così andare a scuola. Il tasso d’iscrizione nelle scuole è passato dal 70% al 79% e il lavoro minorile è diminuito in media di 19 ore settimanali.
Vengono promossi l’accesso a servizi finanziari e lo sviluppo delle piccole imprese. Appositi gruppi di sostegno aiutano le persone a coprire le spese quotidiane e a gestire le loro imprese. Finora sono stati coinvolti più di 30’000 gruppi di risparmio con oltre 400’000 membri. Hanno anche luogo formazioni e coaching aziendali.
La Svizzera sostiene 200 persone nei consigli distrettuali di Kilosa, Misungwi, Singida e Pemba. Sulla base delle esperienze maturate, il progetto sarà esteso ad altri distretti.
Nel biennio 2021-2022 più di 1,3 milioni di nuclei familiari (composti per il 55,7% da donne) hanno beneficiato del programma. Quest’ultimo contribuisce in modo significativo a dare una voce alle donne per quanto riguarda l’impiego del reddito e le questioni legate alla salute e all’istruzione di bambini e bambine. Il versamento di una rendita d’invalidità, da poco introdotta, ha interessato circa 100’000 nuclei familiari.
Dal lancio del programma, il tasso di risparmio delle famiglie è cresciuto quasi del 4% e il numero di persone che esercitano un’attività professionale indipendente al di fuori del settore agricolo è aumentato del 4,3%.
Ulteriori informazioni:
Sito web DSC: Tanzania
Sito web DSC: Tanzania Social Action Fund (en)
Sostegno agli ospedali pediatriciCambogia
Insieme, la DSC e la Fondazione Kantha Bopha hanno raggiunto traguardi importanti. Negli scorsi dodici anni la mortalità dei neonati è diminuita del 70%, con 8 decessi per ogni 1000 nati vivi; nello stesso lasso di tempo la mortalità infantile è scesa del 73% e quella dei bambini sotto i cinque anni del 70%.
Dott. Philip Robinson (2. da destra)
Ulteriori informazioni:
Sito web DSC: Regione del Mekong
I sistemi di allerta precoce proteggono dagli eventi meteorologici estremiCREWS Initiative
Ulteriori informazioni:
Sito web CREWS (en)
Sito web UNDRR (en)
Sito web GFDRR (en)
Sito web WMO (en)
Sito web WMO: Early Warnings for All (en)
Lancio di un nuovo programma di cooperazioneAsia centrale
I processi avviati 30 anni fa richiedono tempo e un cambiamento di mentalità. La chiave per il successo del sostegno svizzero è stata ed è tuttora la costruzione e il mantenimento di relazioni di fiducia, così come lo scambio di opinioni e gli insegnamenti reciproci tra persone con idee simili. I Paesi dell’Asia centrale hanno un passato con diversi punti in comune e si trovano ancora oggi davanti a difficoltà analoghe.
La Svizzera tratta diversi temi con i Paesi dell’Asia centrale, che rappresenta in un gruppo di voto congiunto presso le istituzioni di Bretton-Woods (Banca mondiale e Fondo monetario internazionale). Negli ultimi 30 anni ha quindi instaurato con loro una relazione speciale basata sul partenariato.
La Svizzera intende proseguire le sue attività di sostegno in Asia centrale. Sarà quindi importante adattare continuamente la cooperazione alle nuove esigenze locali, come si vede benissimo in questo momento con la crisi ucraina. Lo sviluppo economico, la governance e le questioni climatiche saranno questioni sempre più di rilievo, e le riforme necessarie rimarranno di centrale importanza. La Svizzera vuole continuare ad aiutare i Paesi a progredire a livello economico e politico.
Rafforzare la resilienza della popolazioneSomalia
La crisi è inoltre ulteriormente esacerbata dai conflitti locali e dal deterioramento della situazione economica (ripresa difficile dopo la pandemia di COVID-19, guerra in Ucraina, forte aumento dell’inflazione).
La crisi alimentare colpisce soprattutto le donne, i bambini e le minoranze. Questi gruppi di popolazione sono infatti esposti a un rischio più elevato di violenze sessuali, abusi e negligenza.
Per le situazioni di emergenza, utilizza i mezzi finanziari messi a disposizione con i cosiddetti fondi di contingenza (contingency funds), che possono essere sbloccati rapidamente per salvare vite umane e soddisfare bisogni basilari e immediati mantenendo al contempo i progressi fatti in termini di sviluppo.
Ulteriori informazioni:
Sito web DSC: Corno d’Africa (Somalia, Etiopia, Kenia)
Forni di cottura per la salute delle persone e della naturaKenia
Ulteriori informazioni:
Sito web Azione Quaresimale: Un vero aiuto per famiglie e ambiente
Investimenti privati per il Sud globaleBUILD Fund
Il finanziamento misto (blended finance), che combina finanziamenti pubblici e capitale privato, dovrebbe risolvere il problema dell’insufficienza di mezzi, ma tra il 2012 e il 2017 solo il 6% dei fondi di privati raccolti nell’ambito del finanziamento ufficiale dello sviluppo è stato destinato ai Paesi più bisognosi.
Creato nel 2020, il fondo congiunto dell’UNCDF e di Bamboo Capital Partners (BCP) a sostegno dei Paesi meno avanzati (BUILD) è un innovativo strumento di finanziamento misto per le PMI orientate agli OSS nei Paesi meno avanzati e a reddito medio-basso. Gestito da BCP, che ha sede in Svizzera, il BUILD ha già raccolto 55 milioni USD e intende mobilitarne altri 200 da investitori commerciali (privati).
- sicurezza alimentare, alimentazione e comparto agroalimentare
- inclusione finanziaria e innovazione
- economia verde ed energie rinnovabili
- infrastrutture locali
Soluzioni innovative per gli insediamenti di rifugiatiGeneva Technical Hub
Ulteriori informazioni:
Sito web ACNUR: Geneva Technical Hub (en)
Il Fondo Covid 19 sostiene l'economiaNepal
Ulteriori informazioni:
Sito web One to Watch (en)
Sito web DSC: Nepal
Sito web DSC: La Svizzera e il Nepal: storie di ponti sulla strada verso il federalismo
Infrastrutture per migliori condizioni di vitaAfrica e Sud-Est asiatico
- mobilitazione di 37,6 miliardi di dollari, di cui 23 miliardi dal settore privato
- accesso a infrastrutture nuove o migliorate per 220 milioni di persone
- messa in funzione di 120 infrastrutture
- creazione di 322 000 posti di lavoro
Investimenti per una pesca sostenibileMeloy Fund
Migliori condizioni di lavoro nell'industria tessileIndonesia
La visita della SECO è parte della politica economica estera sostenibile della Svizzera e mostra come vengono messe in atto le disposizioni sull’accordo di libero scambio tra gli Stati dell’Associazione europea di libero scambio (AELS) e l’Indonesia.
Inverno: un partenariato di lunga data
Nel 2015 diversi convogli provenienti dalla Svizzera hanno raggiunto le aree separatiste dell’Ucraina orientale, dove hanno consegnato alla popolazione prodotti chimici per il trattamento dell’acqua potabile e farmaci. La Svizzera è stata il primo Paese terzo a fornire aiuti di questa portata su entrambi i lati della cosiddetta linea di contatto.
Già prima dell’aggressione militare da parte della Russia, l’Ucraina era un Paese prioritario della cooperazione internazionale della Svizzera, che viene attuata dalla Direzione dello sviluppo e della cooperazione e dalla Divisione Pace e diritti umani del DFAE nonché dalla Segreteria di Stato dell’economia.
Con l’aggressione militare da parte della Russia, iniziata il 24 febbraio 2022, la situazione è cambiata. La Svizzera condanna l’attacco russo ed esprime solidarietà all’Ucraina. Nel corso del 2022 il Consiglio federale ha approvato due crediti aggiuntivi per sostenere la popolazione colpita e la Svizzera ha adattato i suoi programmi già in essere.
Crescita sostenibile per tuttiBolivia
- incrementare il reddito delle aziende agricole a conduzione familiare
- aumentare la resilienza di fronte alle conseguenze dei mutamenti climatici
- migliorare le condizioni lavorative
- assicurare l’emancipazione delle donne
- migliorare la pubblica amministrazione aumentando l’influenza della popolazione
- 30’000 aziende agricole a conduzione familiare hanno incrementato il proprio reddito
- oltre 52’000 uomini e donne hanno ottimizzato la propria attività lavorativa indipendente
- 17’000 aziende agricole a conduzione familiare hanno migliorato la loro strategia di adattamento ai cambiamenti climatici
- 17’000 donne hanno conquistato una maggiore indipendenza
Sito web Swisscontact: Marchés inclusifs en Bolivie (fr)
Primavera: aiuto rapido grazie ai contatti già esistenti
In totale sono stati impiegati 70 membri del CSA. Nella sua seduta dell’11 marzo 2022 il Consiglio federale ha deciso di aumentare i mezzi stanziati per l’aiuto umanitario in Ucraina e nella regione portandoli a 80 milioni CHF. La risposta rapida è stata agevolata dai progetti già in corso.
L’Ambasciata di Svizzera a Kyiv è stata temporaneamente chiusa. L’ambasciatore Claude Wild e alcuni membri del personale dell’Ambasciata si sono spostati dall’Ucraina alla Moldova per continuare il loro lavoro da lì.
Estate: il quadro politico per la ricostruzione
Autunno: prepararsi a lottare contro il freddo
La Svizzera ha potuto contare sulla rete di contatti costruita nell’arco di molti anni in Ucraina per distribuire in modo affidabile gli aiuti in tutto il Paese. Alla fine del 2022 la Svizzera ha consegnato all’Ucraina quasi 1000 tonnellate di beni di prima necessità, tra cui generatori e stufe portatili.
Sono state distribuite stufe elettriche e bricchetti di combustibile per aiutare la popolazione a far fronte alle rigide condizioni invernali. I team di R2P, composti da avvocati, assistenti sociali, psicologi e consulenti sanitari, hanno viaggiato in tutti gli angoli di queste regioni per aiutare le persone in difficoltà, fornendo per esempio supporto psicologico.
Sostegno della Svizzera ai Paesi limitrofi
La massiccia presenza di profughi ha anche incrementato il traffico di esseri umani. Ciononostante, pur essendo uno dei Paesi più poveri d’Europa, la Moldova ha dato prova di grande solidarietà nei confronti delle persone colpite dalla guerra.
Tra le famiglie sostenute dal progetto c’è anche quella di Ecaterina. La donna viveva con il figlio appena nato mentre il marito lavorava all’estero. Nell’aprile del 2022 ha accolto senza esitare un parente dall’Ucraina e la relativa figlia di cinque anni. Il progetto ha permesso di completare i lavori in corso nella sua casa e nel suo bagno, dandole un aiuto sostanziale.
Il Fondo per la riduzione della vulnerabilità energetica del Governo moldavo, gestito dal Programma di sviluppo dell’ONU (PNUS), ha aiutato le famiglie moldave e quelle profughe a rischio di povertà energetica rimborsando le bollette.